Uno dei pericoli maggiori per un’economia è quello della deflazione, ovvero il calo dei prezzi. Si tratta di una spirale pericolossima per un’economia, dalla quale, una volta entrati, si esce solo a costo di sacrifici pesantissimi da parte della popolazione (la Grecia ne sa qualche cosa).

In concetto di deflazione è opposto a quello di inflazione, che invece indica un aumento dei tassi di interesse. Non bisogna inoltre far confusione tra “deflazione” e “disinflazione”, parola con cui si indica, invece, un rallentamento del tasso di inflazione (non un suo calo).

Opposto è anche il concetto di iperinflazione, che indica un incremento eccessivo dei tassi di interesse.

La spirale della deflazione

In maniera molto semplice, elenchiamo la spirale della deflazione, ovvero cosa comporta questo grave problema.

  1. calo dei prezzi per i beni ed i servizi
  2. minori ricavi per le aziende e, di conseguenza, minore liquidità
  3. minor produzione
  4. minori assunzioni
  5. aumento dei licenziamenti
  6. minore spesa per beni e servizi da parte dei privati (inclusi acquisti di immobili)
  7. eccesso di produzione
  8. ulteriore calo dei prezzi dei beni e dei servizi

Dal punto 8 in poi si può tornare da capo e ripercorrere questa lista. Ad ogni giro, gli effetti sull’economia (e sulla moneta di quell’economia) saranno sempre più devastanti.

Forex e deflazione, come investire

Nei periodi di deflazione bisogna tenere presente che solitamente il valore di una moneta scende rispetto a quello di monete dei paesi che, invece, hanno un’inflazione normale.

Il valore della moneta scende, più per che la deflazione in sé, per le concrete difficoltà dell’economia del paese che la sta subendo.

Sugli investimenti nelle valute con i tassi di interesse influiscono il calo delle produzioni, l’aumento della disoccupazione, la crisi del mercato immobiliare, che sono anche tutte conseguenze della deflazione e sono potenzialmente dannosi per un’economia.

Esempi storici di deflazione

Giappone, dal 2000 al 2006

Il paese nipponico ha vissuto una situazione di deflazione cronica, dalla quale sta uscendo solo in questi mesi. Questo ha costretto la Banca Centrale del Giappone a portare i tassi di interesse pari allo 0%.

Italia, agosto 2014

Dopo ben 50 anni, ovvero dal 1959, il nostro paese è tornato in deflazione. Ad agosto 2014 l’Istat ha infatti segnato un calo dei prezzi al consumo dello 0,1%.