Qual’è la differenza tra azioni ed obbligazioni? In cosa questi due titoli differiscono tra di loro? Per chi non è avvezzo al mercato e ha bisogno di conoscere la risposta (magari per un esame di diritto commerciale), abbiamo pensato ad un piccolo schema che può essere di aiuto.

Differenze tra azioni e obbligazioni

Prima di iniziare con le differenze, bisogna sottolineare che parliamo della differenza tra azioni ed obbligazioni in generale (societarie, bancarie e statali, cioè i titoli di stato).

Socio vs creditore

Le azioni sono un titolo con il quale il possessore diventa socio di un’azienda.

Le obbligazioni sono un titolo di debito (o dei titoli di debito, nel caso si parla di più obbligazioni), con cui cioè il possessore diventa un creditore dell’azienda.

Le azioni, dunque, formano capitale sociale, le obbligazioni sono del capitale di debito.

Questa è la differenza principale ed è questa la risposta che potreste dare, ad esempio, ad un’interrogazione a scuola, in classe, o all’università durante una lezione di economia.

Approfondiamo in ogni caso il concetto e andiamo a scoprire altre differenze.

Remunerazione: dividendo vs cedola

Le azioni possono dare diritto ad un dividendo, ma non sempre. Nello specifico, i possessori delle azioni hanno diritto a ricevere un dividendo, ma solo se l’azienda decide di pagarlo.

Il dividendo è la remunerazione per come si è soci di un’azienda e, di conseguenza, per come si assumono tutti i rischi legati alla gestione della stessa. E’ anche per questo motivo che le azioni (quelle ordinarie) danno diritto di voto nell’assemblea.

Le obbligazioni, sia private che titoli di stato, (con due “z”, non obligazioni come alcuni scrivono) danno diritto ad incassare una cedola, una certa somma di denaro a cadenze regolari, ad esempio ogni 6 o 12 mesi. Non si può parlare di dividendo, perché sono due cose diverse, ma di remunerazione per come si è deciso di prestare soldi all’azienda.

I rischi

Considerando il diverso status che azioni ed obbligazioni conferiscono, ne consegue che l’obbligazionista NON è socio dell’azienda e, dunque, non deve sopportare i rischi di gestione.

Per questo motivo, in caso di fallimento aziendale, viene soddisfatto prima degli azionisti (questo significa che gli vengono rimborsate le obbligazioni prima di quanto, agli azionisti, possano essere rimborsate le obbligazioni).

Il rimborso (solo obbligazioni)

Le obbligazioni possono dare diritto anche ad un guadagno in fase di rimborso, a seconda del prezzo che si incassa rispetto a quello pagato. Ci sono tre possibilità:

  • obbligazioni sotto la pari, ad esempio comprate a 98 e rimborsate a 100 (che è il valore nominale). La differenza di 2, rappresenta un guadagno. Non per forza devono avere anche un interesse pagato in maniera regolare;
  • obbligazioni alla pari, comprate a 100 e rimborsate a 100. L’unico guadagno che danno è quello dell’interesse periodico;
  • obbligazioni sopra la pari, ad esempio comprate a 102 e rimborsate a 100. Queste obbligazioni hanno di solito un tasso di interesse maggiore rispetto alle altre due opzioni.

Altri approfondimenti

Obbligazioni convertibili in azioni

Esiste un particolare di obbligazione, nota come “convertibile in azione”, che permette al suo titolare di diventare un futuro socio dell’azienda. Si tratta di una particolarità, non della norma, e a volte potrebbe dare i suoi vantaggi.

Meglio comprare azioni o obbligazioni? Quale conviene?

Abbiamo capito la diversità tra azioni ed obbligazioni: a livello scolastico saremmo a posto così, ma per chi volesse investire 1.000 euro, quale conviene? Meglio dedicarsi alle obbligazioni, o alle azioni?

Molto dipende dall’obiettivo finale che si ha e dalla propria propensione al rischio.

Se ci si pone come obiettivo quello di fare investimenti sicuri, allora potrebbe essere meglio scegliere le obbligazioni.

Al contrario, se si stanno comprando azioni di società sicure, come Google o Facebook per intenderci, oppure Eni o Enel, allora forse nel lungo termine il guadagno maggiore lo si ha comprando azioni.

Dal punto di vista della remunerazione di breve termine, sono sicuramente meglio le obbligazioni in quanto danno diritto ad una cedola sicura; sul medio / lungo termine, invece, i guadagni che si possono fare con le azioni sono nettamente superiori.

Per investire nelle azioni nel breve termine, infine, la scelta migliore è quella di aprire un conto oggi con un broker sicuro, versare un minimo di 200 euro, ed iniziare a fare trading direttamente e comodamente da casa.