Diventare un trader di successo, un professionista, non è facile. Una delle prime scelte che bisogna fare quando ci si vuole “avventurare” in questa strada è quella di optare per il mercato in cui investire di più, quello in cui concentrarsi.

In questo articolo andiamo ad affrontare i vantaggi e le criticità del diventare un trader nel mercato delle materie prime, ovvero un trader di commodities.

Il mercato delle materie prime, o commodities

Prima di tutto, è importante conoscere di cosa stiamo parlando, ovvero di che cosa si investirà per la maggiore nel mercato delle commodities.

Quando si parla di materie prime ci si riferisce a tutto ciò che sono i metalli e le pietre preziose, gli energetici, ma anche grano, riso, caffè e simili.

Possiamo pertanto distinguere tre grandi gruppi, che potremmo raggruppare come da elenco qui sotto:

Questa suddivisione è importante perché per diventare trader di materie prime è importante, dal nostro punto di vista, focalizzarsi su uno di questi tre aspetti in quanto, benché rientranti tutti nel mondo delle materie prime, sono anche diversi tra di loro dal punto di vista del rendimento.

Fare trading in materie prime

Investire in oro

E’ una delle prime scelte che si fa, soprattutto quando si parla di oro, “il” metallo prezioso per eccellenza.

I prezzi dell’oro sono influenzati molto dall’economia, secondo questo schema che da decenni ormai si ripete:

  • economia in contrazione, prezzi dell’oro in salita
  • economia in salita, prezzi dell’oro in discesa

L’oro è visto come un bene rifugio per eccellenza, molto di più delle valute rifugio (come lo yen e il franco svizzero, ad esempio), e gli investitori decidono di affidarsi ad esso dal momento in cui ci sono dei problemi e delle turbolenze sui mercati.

Ma il prezzo dell’oro è influenzato anche dall’acquisto di oro fisico, soprattutto da parte di paesi grandi consumatori, come l’India.

In generale, l’oro è un buon investimento per i trader, la miglior soluzione è però investire sul medio / lungo periodo.

Per approfondimenti, ti invitiamo a leggere la nostra guida definitiva per investire in oro.

Diverso è il discorso per altri metalli preziosi, o per le pietre preziose, che non sono legate così tanto ad un discorso di bene rifugio in caso di problemi economici e seguono di più le leggi del mercato e le notizie in arrivo dai vari settori. Tra le varie, il diamante è quella più diffusa e tradata, oltre che la più preziosa di tutte.

Investire nel petrolio

Il greggio è uno degli investimenti più particolari che si possa fare ad oggi. Il prezzo del petrolio è ancora in difficoltà, anche se dovrebbe riuscire a mantenere definitivamente un valore superiore ai 50 dollari al barile. Il petrolio risente molto della situazione economica in generale, ma in maniera diretta, secondo questo schema:

  • economia in contrazione, prezzi del petrolio in discesa
  • economia in salita, prezzi del petrolio in salita

Oltre a questo, il petrolio è una commodity particolarmente “concorrenziale”: l’OPEC si trova a dover in qualche modo “dividere” il mercato con gli Stati Uniti, tra gli altri, che producono olio di scisto, e dunque qualunque decisione sulla produzione venga presa da questo cartello influenza molto i prezzi del greggio.

In linea generale, poiché è una risorsa limitata, si tende a vedere che il prezzo del greggio sale se la domanda supera l’offerta (c’è scarsità), mentre scende se l’offerta supera la domanda (c’è abbondanza).

Le altre materie prime

Forse è la scelta meno fatta da chi fa forex e investe da casa, così come una delle meno “immaginate” quando si pensa di voler guadagnare da casa, ma non è da sottovalutare.

Diciamo che, a differenza di altre materie prima come l’oro o il petrolio, i prezzi del riso, del caffè e di altri prodotti simili (tra cui anche la soia, ad esempio) sono molto più stabili e si muovono in maniera molto più prevedibile.

E’ un dato di fatto che ci arriva dal mercato, una cosa che si è vista in passato e che si vedrà ancora in futuro.

Tutte queste altre materie prime sono ideali per chi cerca un investimento di medio / lungo periodo, non le vediamo particolarmente indicate per chi vuole fare scalping o day trading, per le quali sono più indicate le materie prime più volatili (oro e petrolio in primis), oltre che le valute major (se non avete esperienza lasciate perdere le valute esotiche, perdereste solo tempo e denaro).

Diventare trader di materie prime: conviene?

Si, assolutamente. Oltre che essere un modo per diversificare il proprio portafoglio, e sappiamo tutti quanto è importante investire su diversi asset per avere un po’ la schiena parata da eventuali imprevisti, le materie prime sono un’eccellente fonte di investimento anche se prese da sole (o quasi).

Hanno la volatilità sufficiente per poter investire nel breve e brevissimo periodo (petrolio e oro, ma anche l’argento), ma sono interessanti anche nel medio / lungo periodo (sia oro che petrolio, ma anche il caffè, la soia, lo zucchero e così via).

Le vediamo come una scelta importante da fare in qualunque strategia di trading online che voglia essere vincente.

La scelta del miglior broker per investire

Per iniziare ad investire nelle materie prime tramite il trading, bisogna necessariamente scegliere un broker affidabile e sicuro.

Il broker è, infatti, la porta di accesso al mondo del trading in CFD (Contratti per Differenza).

Sono tantissimi i broker che operano sul mercato, ma pochi sono quelli seri ed affidabili. Per conoscerli, leggi la nostra lista di migliori broker per investire in materie prime.

Fare trading in materie prime con HeklaMoney

Ad oggi il sistema di HeklaMoney è uno dei migliori per diventare un trader in materie prime. Si sposa perfettamente con piattaforme di trading come Plus500, perché Hekla lo si può usare per fare formazione video, Plus500 per aprire posizioni ed investire con i CFD.

La registrazione a Hekla è gratis (clicca per aprire un conto), così come il conto di Plus500 (clicca per aprire un conto). Per maggiori informazioni su come funziona Hekla, qui la nostra recensione ed opinioni.

Cosa preferire tra forex, materie prime e azioni?

Dipende molto da come volete investire, dal mercato in cui vi trovate meglio.

Il forex è il mercato più volatile di tutti, oltre 4.000 miliardi di fatturato al giorno e tantissimi soldi che “girano”, le materie prime sono, lo abbiamo capito, un’eccellente modo per poter investire in alternativa o in sostituzione al mercato delle valute, le azioni infine sono più che altro per chi ha già esperienza di trading, in quanto i valori di tali asset possono essere più facilmente influenzabili da notizie che riguardano le singole società.

La scelta finale dipende da voi, la cosa fondamentale è sempre quella di investire con la testa.

Sulla base delle proprie aspettative e del proprio modo di vivere gli investimenti, le materie prime possono essere oggetto di trading online sia a breve, che a medio, che a lungo periodo. Se si riesce a mantenere parte del proprio capitale “bloccato” a lungo termine, si abbatte gran parte del rischio. Lo abbiamo detto a proposito del rame, ad esempio, destinato al rialzo nei prossimi anni.

Miglior piattaforma per investire in materie prime

Semplificando, possiamo dire che la maggior parte delle materie prime, ad eccezione in parte di quelle “cruciali” come l’oro o il petrolio, mostrano un mean reverting, cioè un pattern comportamentale che tende a portare la commodity su un valore medio. Cosa accade quindi quando, ad esempio, l’argento ha un prezzo di molto superiore o inferiore?

Succede che il metallo è sopravvalutato o sottovalutato; nel primo caso tenderà a scendere e nel secondo a salire, parlando sempre di ipotesi sul lungo periodo. Lo stesso discorso si può fare in merito al rapporto tra quotazione materie prime e dollaro americano: poiché le commodities sono quotate in USD, esiste una correlazione tra il loro valore e quello del dollaro americano.

Sono insomma una serie di concause a rendere il mercato delle commodities altamente volatile sul medio e breve periodo. Per questa ragione occorre sempre affiancare l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale, attuando strategie nate dalla convergenza dei risultati.

Altri fattori da controllare facendo trading sulle materie prime sono la situazione geopolitica, le condizioni atmosferiche, accordi internazionali e sovranazionali, catastrofi naturali e la rete dei trasporti, oltre che ovviamente i concetti di contango e backwardation, propri delle materie prime.

I Contract For Difference rappresentano uno strumento finanziario molto apprezzato per il trading. In pratica, si negoziano CFD che replicano le performance di futures o azioni su materie prime. Il valore del CFD dipende cioè da quello di un asset sottostante.

Questi strumenti presentano una serie di vantaggi che consentono di guadagnare rapidamente: uno di questi è costituito dalla leva finanziaria, che moltiplica l’esposizione rispetto al margine iniziale. Attenzione al suo utilizzo perché può rivelarsi un’arma a doppio taglio!

Importanti opzioni a tutela del proprio patrimonio, e di cui suggeriamo l’utilizzo, sono lo stop loss e lo stop limit. Il primo segna un fermo alla quota massima che siamo disposti a perdere, il secondo, al contrario, chiude in automatico la posizione quando è stata ottenuta la somma precedentemente determinata.