Gli indicatori economici sono un valore importante per capire e valutare l'andamento dell'economia dell'eurozona e valutare se l'euro potrebbe salire o scendere. Vediamo quali sono i più importanti, quelli da tenere sempre in considerazione.

Sappiamo che nel Forex trading è molto importante l’analisi fondamentale, ovvero quella serie di notizie e di informazioni che ci permettono di migliorare la nostra operatività nel mercato delle valute. Vediamo in questo articolo quali sono i più noti indicatori finanziari macro economici della zona Euro e perché sono importanti.

Indicatori economici della zona Euro, cosa influenza il trading in euro

Possiamo dividere tali indicatori in due grandi gruppi, il primo riferito alla zona euro nel suo complesso, il secondo riferito ad ogni singola nazione.

Indicatori globali per la zona euro

Il primo indicatore è indubbiamente il tasso di interesse della zona euro, il dato più importante in assoluto, quello che riesce a muovere (anche di molto) la nostra valuta nei confronti di tutte le altre, in maniera particolare dollaro, sterlina e yen giapponese.

Il tasso di interesse viene rilasciato dalla BCE in una conferenza stampa tenuta del suo governatore, al momento Mario Draghi, nella quale si spiegano anche i motivi che hanno spinto la banca stessa e decidere per quel particolare tasso di interesse.

Dalle parole del Governatore, gli investitori cercano di intuire quali saranno le prossime mosse di politica economica e, di conseguenza, agiranno per portare l’euro in salita o in discesa contro le altre valute.

La decisione sui tassi della zona euro viene presa dai membri dell’esecutivo BCE e dalle banche centrali dell’area euro stessa, e il risultato delle votazioni non viene reso noto.

Il valore del Prodotto Interno Lordo, PIL, è fondamentale, dato che questo indicatore riporta fedelmente la situazione economica dell’area euro. Se il PIL è in salita, solitamente l’euro ne beneficerà, se è in discesa potrebbe risentirne.

Il Consumer Price Index, la cui sigla è CPI, indica la variazione del prezzi ai consumatori, ovvero l’inflazione che essi subiscono quando vanno ad acquistare beni o servizi. Si tratta di un dato importante perché è in grado di influenzare direttamente gli acquisti privati da parte dei singoli soggetti.

Il Producer Price Index, PPI, ovvero l’indice dei prezzi ai consumatori, calcola l’inflazione subito dai produttori nel momento in cui vanno ad acquistare beni o servizi da immettere nel processo produttivo. Questo indicatore riflette direttamente quello dei prezzi ai consumatori, CPI, dato che se i produttori devono sostenere maggiori costi, alla fine queste spese si riflettono inevitabilmente sul consumatore finale.

Indicatori paese per paese della zona euro

Oltre che gli indicatori globali, sono importanti anche quelli specifici di ogni singolo paese, in quanto il buon rendimento economico di ognuno di essi avrà un’influenza positiva sull’area economica europea in generale.

Tra i più importanti segnaliamo l’indicatore Ifo tedesco, che mette in evidenza la fiducia delle imprese tedesche sul prossimo semestre. Se in salita, le attese sono positive e tutta l’area dell’euro potrebbe beneficiarne.

Come investire seguendo gli indicatori economici

Qualunque indicatore economico, preso da solo, non è così importante e potrebbe voler dire tutto e niente. Per valutare la reazione del mercato e per capire in che maniera investire, è fondamentale confrontare il dato aggiornato con i risultati precedenti e con le aspettative.

Solitamente, se il dato pubblicato è in salita e migliore delle aspettative, l’influenza sull’euro è positiva e la nostra valuta potrebbe crescere, al contrario potrebbe perdere valore.