Per tutti coloro che cercano una soluzione intelligente ed efficace per investire all’estero, gli Stati Uniti sono uno dei paesi più attraenti in assoluto. Prima economia del mondo, oggi gli USA – più genericamente ed impropriamente noti come “America” – sono la sede di alcune delle aziende più grandi e importanti al mondo, come Google, Apple, Facebook o Intel, giusto per citarne alcune all’interno del settore tecnologico.

Perché investire negli Stati Uniti?

  • Il dollaro americano è una delle valute più forti del mondo e viene spesso usata come valuta di riserva, o come valuta rifugio
  • Perché gli Stati Uniti hanno il più attraente contesto economico al mondo per fare investimenti, oltre ad un prospero mercato di consumo con oltre 310 milioni di abitanti ed un prodotto interno lordo pro-capite di oltre 47.000 dollari.
  • Perché hanno accordi di libero scambio con 17 paesi al Mondo oltre al Trattato di Commercio e Navigazione (Treaty Traders) con ben 78 paesi. Gli investimenti esteri negli USA superano i 2.300 miliardi di dollari.
  • Il paese ha una forza lavoro specializzata grazie alle istituzioni scolastiche locali che sono in grado di preparare professionalmente i lavoratori, anche in base alle necessità degli investitori.
  • Le leggi americane permettono agli investitori stranieri di vivere e lavorare temporaneamente o in modo permanente nel paese a chi decide di investire in America. La Green Card è una carta d’identità che attesta lo status di immigrante di una persona autorizzata a vivere e lavorare permanentemente negli Stati Uniti. È difficile da ottenere se non si hanno membri della famiglia con la cittadinanza statunitense o senza una relazione lavorativa con una società americana. Investire in America è uno dei modi più veloci per ottenere una Green Card, avendo la possibilità di vivere e lavorare nel paese senza limiti di tempo.

Come investire negli Stati Uniti, la residenza permanente

Uno dei limiti maggiori che noi italiani abbiamo nell’investire negli Stati Uniti riguarda il diritto di permanenza nel paese. Poiché non si va per turismo, è necessario avere un visto per affari o da investimento (sotto approfondiremo la questione), per cui bisogna pianificare attentamente costi e benefici di questa mossa.

I requisiti per ricevere la residenza permanente basata su un investimento sono:

  1. presentare l’apposito modulo I-526 (Immigrant Petition by Alien Entrepreneur);
  2. essere ammissibile per gli Stati Uniti;
  3. esserci immediata disponibilità per un visto d’immigrazione.

In tutto questo, l’investitore può essere tranquillamente accompagnato dalla sua famiglia (coniuge e figli). Gli USA contano con oltre 4.000 università e college alcune delle quali sono considerate le migliori al Mondo.

Sono disponibili diversi visti da investimento, che non sono soggetti a quote annuali e non richiedono la sponsorizzazione da parte di un cittadino o azienda americana.

Gli investitori che vogliono investire in America e ottenere la Green Card fanno quasi sempre ricorso ad un Visto EB-5 o Immigrant Investor Program. Se infatti si dispone di una importante quantità di denaro da capitalizzare in un business a scopo di lucro, si può ottenere direttamente una Green Card, immediatamente dopo l’arrivo. L’ investimento deve essere di 1.000.000 di dollari in un’impresa commerciale che impieghi almeno 10 lavoratori a tempo pieno. Se invece l’investimento viene realizzato in una zona a elevato tasso di disoccupazione o in un’area rurale, allora sono sufficienti 500.000 dollari. Dopo 5 anni dalla data di ammissione negli Stati Uniti, l’investitore può richiedere la cittadinanza statunitense. Il coniuge e i figli possono ottenere la loro propria Green Card. Esistono inoltre visti temporanei o non-immigrant visa.

Il visto d’affari B-1 viene rilasciato a coloro che intendono recarsi negli Stati Uniti, per un periodo di tempo limitato e per svolgere un’attività di natura commerciale, tra cui l’acquisto di beni immobili o il controllo dell’andamento di una società in cui si sia fatto un investimento sostanziale. Il B-1 viene concesso fino a un tempo massimo di 1 anno e permette di chiedere un cambio di status ad un visto da investimenti E-2, senza dover abbandonare previamente gli Stati Uniti.

Il visto E-1, noto anche come Treaty Treader, si rivolge ai commercianti di un paese con cui gli Stati Uniti mantengono un Trattato di commercio e navigazione (Treaty Traders). Gli Stati Uniti hanno stipulato il Treaty Traders con 78 paesi, permettendo a imprenditori stranieri che intendono investire in America di ottenere un visto di tipo E-1 o E-2. Mediante un visto E-1, si può essere ammessi negli Stati Uniti unicamente per dedicarsi al commercio internazionale (Import/Export), per conto proprio. L’E-1 è concesso inizialmente per 5 anni (2 anni per i cambi e le estensioni di status negli Stati Uniti). Possono essere concessi periodi di proroga della durata di due anni ciascuno (al massimo). Non ci sono limiti al numero di rinnovi, sempre e quando che la società sia attiva e il volume d’affari rimanga consistente.

Il visto E-2 o Treaty Investors è per investimenti sostanziali in un’attività commerciale nel paese a stelle e strisce. Il termine “sostanziale” non riguarda l’ammontare in denaro dell’investimento, ma piuttosto il volume d’affari, come il numero di transazioni fatte. Tuttavia, minore è l’investimento e meno probabilità ci sono di qualificarsi. L’ E-2 può essere concesso anche per un investimento relativamente basso, sempre e quando si dimostri che l’attività commerciale è fattibile e non genererà solamente redditi minimi. Tuttavia, un investimento non dovrebbe essere inferiore ai 100.000 dollari. Viene concesso di solito per 5 anni, ma il tutto dipende dall’accordo di “reciprocità” tra gli Stati Uniti e il paese estero e dalla redditività dell’attività in questione. Solitamente le imprese start-up ricevono periodi di validità inferiori.

Il visto L-1 o Intracompany Transferee permette alle aziende che operano negli Stati Uniti e all’estero di trasferire alcune categorie di dipendenti, per un massimo di sette anni. Questa classificazione permette anche ad una società straniera, che non dispone ancora di una filiale americana, di inviare un dirigente o un manager negli Stati Uniti con lo scopo di creare una succursale o una filiale. I dipendenti qualificati che entrano negli Stati Uniti per generare un nuovo ufficio, potranno rimanere negli USA per un periodo massimo iniziale di un anno.

I visti E-2 ed L-1 consentono di ottenere una Green Card, solo se l’investitore mantiene le operazioni di business, con già più di un anno, al di fuori degli Stati Uniti. Il titolare di un visto E-2, può arrivare ad ottenere un EB-5, se l’azienda di cui l’investimento riesce ad espandersi fino a raggiungere i requisiti per il visto EB-5.

Un imprenditore straniero può in alcuni casi ottenere il visto H1-B tramite la società da lui stesso costituita, sempre e quando si abbiano le qualifiche accademiche o professionali richieste. Il visto H1-B è concesso per una durata massima di sei anni, ma permette il duplice intento per ottenere una Green Card, dopo l’approvazione di una certificazione permanente da parte del Dipartimento del Lavoro (Permanent Labor Certification).

Anche se le aziende di proprietà americana e quelle di proprietà estera sono soggette allo stesso livello di trattamento, ottenere i benefici dell’immigrazione attraverso l’investimento è tra le aree più complesse del diritto immigrazione degli Stati Uniti.

Il sistema regolamentare e legale americano consente ampia libertà operativa a chi intende investire in America, ma i processi di immigrazione e delocalizzazione sono costosi e richiedono una pre-pianificazione dettagliata. Un avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione può fornire training e assistenza a chiunque voglia investire in America aprire un’attività imprenditoriale negli Stati Uniti. L’assistenza comprende tutte le fasi necessarie per investire in America, dalla creazione di partnership con aziende statunitensi alle pratiche d’immigrazione per rimanere negli Stati Uniti temporaneamente o in modo permanente.

Investire negli Stati Uniti nel 2017, conviene?

Diciamo che la crisi economica che ha colpito il mondo intero è sul finire e gli Stati Uniti sono uno dei paesi più “in forma” in questo momento, conservando il loro status di massima potenza economica mondiale.

Ad una prima occhiata, possiamo dire che investire negli Stati Uniti conviene sicuramente, ma c’è da considerare l’incognita Trump: il presidente americano sta spingendo forte con la sua politica “America First“, quindi non è assolutamente detto che le leggi in merito agli investimenti stranieri possano cambiare – anche se si va a portare denaro e ricchezza negli USA, ma non si sa mai.

Diciamo che, con un occhio molto accorto ai conti – rapporto costi/benefici della decisione di investimento – e con un altro alle novità in termini di leggi in arrivo dagli States, gli investimenti negli Stati Uniti, nel 2017, possono essere una mossa interessante.