Investire in Bitcoin è sicuro? Conviene comprare Bitcoin, la più famosa criptovaluta al mondo? Oppure è meglio starne alla larga perché, come dicono alcuni, è tutta una bolla e si rischia di perdere davvero tanto denaro?

Alla luce di questi dubbi, tanti utenti hanno deciso di fare trading con i Bitcoin, scegliendo di aprire dei conti con piattaforme sicure come eToro (click per sito ufficiale) o Plus500 (click per sito ufficiale).

  • eToro è perfetta per i principianti
  • Plus500 è più ideale per chi sa già qualcosa di trading

eToro vs Plus500

Il trading con i Bitcoin permette di:

  • investire partendo da solo 100€;
  • non correre rischi di perdere i propri Bitcoin;
  • investire a zero commissioni

eToro (sito ufficiale) è il conto per investire in Bitcoin ed altre crypto a zero commissioni.

Se sei curioso di saperne di più, continua a leggere il nostro articolo, nel quale affrontiamo prima di tutto i pareri degli economici e degli esperti del settore.

Investire in Bitcoin opinioni

Economisti ed esperti

Iniziamo da Bill Gates, papà di Microsoft ed oggi filantropo a tempo pieno. Gates afferma che il BTC sarà una valuta su cui puntare in futuro, anche perché permetterà ai paesi di spostare denaro in maniera più veloce ed efficiente. Gates però dice anche, al tempo stesso, che il Bitcoin non sarà la moneta predominante, dato che i sistemi tradizionali continueranno a funzionare.

Il filosofo Noam Chomsky ha detto che il Bitcoin avrà un’impennata e poi un collasso. La risposta si riferisce a qualche anno fa oramai, chissà se nel frattempo Chomsky avrà cambiato idea o meno.

Richard Branson, fondatore di Virgin, ha detto che il Bitcoin potrebbe funzionare. Secondo lui ci sono delle criptovalute che potrebbero essere migliori, ma in ogni caso attorno al Bitcoin è nato tutto un mondo e tante aziende ora ci stanno lavorando. Più di una volta Branson e il gruppo Bitfury hanno dato ospitalità ad un evento dedicato ai Bitcoin e alla Blockchain sull’isola privata di Branson Necker.

Positiva è la visione di Eric Schmidt, ex CEO di Google. Secondo lui, qualunque cosa che si basa sulla crittografia ha un grande valore nel mondo digitale.

Chiudiamo con la visione dell’economista Robert Shiller, che afferma di non essere negativo attorno ai Bitcoin, che è un modo nuovo di usare il denaro in maniera intelligente.

Forum ed utenti

Molti sono gli utenti che ci hanno scritto nelle settimane passate dandoci le loro opinioni su questa criptovaluta: tanti sono i giudizi positivi, tante ancora sono le critiche che sono state mosse soprattutto in seguito ai tanti “sbalzi” di prezzi in poco tempo.

Marco, un ragazzo di Milano, ci scrive di aver comprato Bitcoin tramite Coinbase, la transazione è stata molto semplice e sicura. I recenti movimenti di prezzo, secondo Marco, sono normali considerando che la valuta è molto giovane e non regolamentata, ma che in tutti i casi investire conviene.

Luigi, ragazzo della provincia di Ancona, ci ha invece detto di non fidarsi ancora di questa criptovaluta, ha letto delle critiche anche importanti che ne hanno frenato un po’ l’entusiasmo, in maniera particolare da banche e regolatori.

Davide, del Molise, ci ha detto che investirebbe volentieri in Bitcoin e che secondo lui conviene, e considerando il prezzo più abbordabile rispetto al passato, potrebbe essere un investimento interessante (leggi le previsioni di quotazione per il 2020).

La community di eToro

Per dei giudizi affidabili da parte di trader, ci si può affidare alla community di eToro (clicca per registrarsi ed accedere).

eToro Crypto portfolio

eToro Crypto portfolio

Sulla community sarà possibile trovare giudizi di persone che operano con i Bitcoin, leggere le previsioni degli utenti e capire il punto di vista dei migliori trader italiani.

Inoltre, grazie alla possibilità di copiare le strategie di investimento dei migliori, sarà anche possibile iniziare ad investire in Bitcoin sicuro, affidandosi alle decisioni di altri utenti esperti (tuttavia, consigliamo sempre di riflettere con la propria testa invece che solo affidarsi ad altri investitori, benché sia indubbiamente comodo farlo).

Investire in Bitcoin è sicuro? O è una truffa?

Dei dati recenti che sono stati resi noti da Reuters, mostrano che un terzo delle piattaforme di trading in Bitcoin è stata violata e quasi la metà ha chiuso i battenti nel corso dei dodici anni e mezzo da quando questa criptovaluta è entrata in scena.

Questo rischio crescente per chi ha dei depositi in Bitcoin è aggravato dal fatto che non c’è nessuna assicurazione ad assorbire le perdite, anche se molti siti di scambio criptovaluta si comportano come delle banche online.

Non solo questo approccio aumenta il rischio legato alla sicurezza di investire in Bitcoin, ma espone di fatto gli investitori ad accettare delle regole non completamente sicure nel tentativo di guadagnare denaro.

Purtroppo, episodi come quelli di Bitfinex rappresentano sempre un’avversità per i Bitcoin e per le criptovalute in generale, anche perché limita in qualche modo la portata dell’investimento, ma di lì a parlare di truffa, ce ne passa.

I wallet sono sicuri?

I wallet sono dei veri e propri portafogli dove salvare i Bitcoin acquistati. La caratteristica fondamentale degli stessi è che devono essere sicuri, altrimenti si rischia che malintenzionati, o semplici problematiche “tecnologiche”, possano rendere inutilizzabili i Bitcoin, con conseguente perdita di tutto il denaro accumulato.

I wallet si possono dividere in quattro categorie, ma nessuna di esse è sicura in maniera assoluta, tutto dipende dall’aspettative dell’utente e dal suo grado di conoscenza tecnologica:

  1. portafogli online, come Coinbase (clicca per 10$ gratis) ad esempio, sono i più semplici da tenere ma anche quelli su cui si ha meno controllo. Buoni per pochi bitcoin o per frazioni degli stessi, ma non per grandi importi;
  2. software wallet, che si possono installare sul computer o sullo smartphone, sono sconsigliati perché non sicuri;
  3. wallet fisici, ovvero stampare e conservare la chiave di accesso ai Bitcoin. Validi perché estremamente sicuri a condizione di sapere come conservare una chiave fisica;
  4. wallet hardware, come hard disk appositamente pensati per depositare e proteggere bitcoin ed altre criptovalute. Sono soluzioni offline e rappresentano una buona scelta tra costo e sicurezza. Più costosi rispetto alla carta stampata, sono più semplici da gestire.

Leggi anche la recensione e i giudizi su CoinBase

Studio sulla sicurezza dei Bitcoin

Uno studio finanziato dal Dipartimento statunitense per la sicurezza interna e condiviso con Reuters, mostra che dalla creazione dei Bitcoin, nel 2009, e fino a marzo 2015, il 33% di tutti gli scambi Bitcoin operativi durante quel periodo sono stati hackerati. Il dato rappresenta una delle prime stime sull’entità delle violazioni della sicurezza nel mondo di questa criptovaluta.

Il confronto con le banche…

Al contrario, i dati del Clearinghouse Privacy Rights, un’organizzazione no-profit, hanno dimostrato che delle 6.000 banche operative degli Stati Uniti, solo 67 hanno sperimentato una violazione dei dati divulgata pubblicamente tra il 2009 e il 2015: circa l’1% del totale delle banche americane.

… e con le borse

Tra le borse di tutto il mondo, tuttavia, le violazioni di sicurezza sono molto più numerose dato che gli hacker sono attratti dai grandi movimenti di denaro. L’ultima indagine su 46 borse valori pubblicata tre anni fa da parte della International Organization of Securities Commissions e dalla World Federation of Exchanges ha trovato che più della metà aveva subito un attacco informatico.

Sicurezza Bitcoin e tasso di chiusura

Nel 2013, Tyler Moore, assistente di cybersicurezza presso la University of Tulsa’s Tandy School of Computer Science, e Nicolas Christin, professore alla Carnegie Mellon University, hanno scritto un documento di ricerca sui rischi per la sicurezza che circondano lo scambio di Bitcoin. La ricerca, “Beware of the Middleman: Empirical Analysis of Bitcoin Exchange Risk” (Analisi empirica dei rischi dello scambio Bitcoin) è stata presentata alla 17 ° International Financial Cryptography and Data Security Conference a Okinawa, in Giappone, nel 2013.

In uno studio più recente, il tasso di chiusura degli scambi bitcoin è salito al 48%, dal 2009 al marzo 2015. Gli hacker non necessariamente agiscono sulla chiusura, in ogni caso.

Richard Johnson, vice presidente del settore di struttura e tecnologia di mercato della Greenwich Associates, ha detto che una chiusura del 48% non è accettabile, ma non è una cosa sorprendente dato che i Bitcoin sono una nuova tecnologia. La redditività è un grosso problema per i servizi di Bitcoin Exchange, con molti di loro che non sono in grado di generare un volume sufficiente di transazioni per stare a galla.

Broker Bitcoin vs Broker forex

C’è anche un altro problema: aprire un servizio di Bitcoin Exchange è possibile con solo 100.000 dollari, una frazione di quello che è richiesto, ad esempio, ai broker forex. Giusto per fare un confronto, il broker FXCM, ad esempio, ha un capitale minimo richiesto dalla Commodity Futures Trading Commission, di almeno 25 milioni di dollari in ogni momento.

Recupero delle perdite

Un fattore chiave legato al rischio dei Bitcoin e che fornisce un aiuto concreto nel capire se è sicuro investire in Bitcoin e quanto denaro si può investire in Bitcoin, riguarda se i clienti vengono rimborsati dopo la perdita a seguito di un hack. Ogni chiusura e violazione sono state gestite, fino ad oggi, in modo diverso, ma secondo gli esperti i rischi di perdere i fondi è reale.

Nel caso di Bitfinex, che oggi è perfettamente funzionante dopo l’hack del 2 agosto, i clienti hanno perso il 36% delle attività che avevano sulla piattaforma e sono stati compensati con dei gettoni di credito che possono essere convertiti in azioni nella società madre. Al contrario, gli ex clienti della MtGox di Tokyo, devono ancora recuperare i loro investimenti più di due anni dopo la chiusura.

Il futuro della sicurezza dei Bitcoin

Gli esperti dicono che le aziende che operano come banche, come Bitfinex, rimarranno vulnerabili. Questi exchange agiscono come wallet di custodia, che controllano le valute digitali degli utenti come le banche fanno con i depositi della clientela.

Proprio le grandi quantità di denaro che si vengono a creare sono un obiettivo interessante per gli hacker e, come ha detto Darin Stanchfield, CEO di KeepKey, fornitore di wallet hardware, anche nel futuro bisogna aspettarsi che questi attacchi possano accadere ancora, nonostante gli sforzi per migliorare la sicurezza degli scambi. Purtroppo, a causa della sua natura irreversibile, i bitcoin richiedono una sicurezza quasi perfetta.

I retroscena dell’attacco hacker a Bitfinex

Certo è che dopo l’attacco al famoso sito Bitfinex, ad inizio di agosto 2016, in molti si sono chiesti se investire in BitCoin è sicuro.

E’ successo ad inizio agosto 2016: degli hacker hanno penetrato i sistemi di sicurezza di Bitfinex sono riusciti a portare via circa 120.000 BTC (quanto vale un bitcoin in euro?), per un valore di 70 milioni di dollari (quanto vale un dollaro in euro?).

Si è tratta del secondo furto di Bitcoin più grande della storia, dopo quello che ha coinvolto la giapponese MtGox e che ha visto circa 350 milioni di dollari in BitCoin sparire nel nulla.

Per un approfondimento, leggi la nostra pagina sull’attacco hacker Bitcoin a Bitfinex.

Opinioni finali e considerazioni

Investire in Bitcoin è un rischio, questo è un dato di fatto e bisogna esserne consapevoli prima di comprare questa cripto, o di cominciare a minarla. Tuttavia, come ogni altro investimento molto rischioso, anche i guadagni possono essere elevati, per cui se si desidera tentare “la fortuna” (ovvero, se si è sufficientemente bravi a prevedere il movimento dei prezzi e delle quotazioni), il BTC può essere una scelta interessante.