Per chi cerca alternative sulle quali investire i propri soldi, il trading azionario è una delle possibili opzioni. Va però sottolineato come si tratti di un investimento in grado senz’altro di garantire notevoli (a volte clamorosi) ritorni, ma anche di una pratica estremamente rischiosa.

Per capire meglio questo punto basterebbe ricordare come nel corso del 2018 Piazza Affari abbia lasciato sul terreno il 15,8%, passando da 644 a 543 miliardi di euro in termini di capitalizzazione complessiva.

Chi decide di puntare su un’azione, deve quindi muoversi con estrema circospezione.

Un’azione da tenere in considerazione: Google

Ci sono azioni che però possono essere considerate una vera e propria sicurezza. Tra di esse non può mancare quella di Google, uno dei maggiori protagonisti della rivoluzione innescata dalla diffusione delle tecnologie informatiche.

A conferirgli questo ruolo è in particolare la grande capacità di continuare a diversificare i servizi proposti, resistendo in tal modo all’offensiva della concorrenza e tenendo il passo con una situazione che si muove a grande velocità, lasciando indietro chi non sappia adattare il proprio passo ai mutamenti in atto.

Storia di Google

Google Inc. è nata nel 1998 proprio nel cuore della Silicon Valley, su impulso di Larry Page e Sergey Brin. Una nascita segnata dall’esordio del celebre motore di ricerca su Internet in breve tempo diventato una consuetudine per miliardi di internauti disseminati in ogni parte del globo.

Cui nel corso del tempo del tempo di sono poi affiancati altri servizi di grande successo, a partire da Google Earth, il software che riesce a generare immagini virtuali della Terra utilizzando allo scopo le immagini satellitari ottenute dal telerilevamento terrestre, fotografie aeree e dati topografici memorizzati in una piattaforma GIS.

Proprio la possibilità di contare su un motore di ricerca che è presto diventato d’uso comune (da solo genera il 6,4% del traffico sul web a livello globale) ha consentito all’azienda californiana di diventare uno dei colossi dell’economia a stelle e strisce, con una capitalizzazione di mercato che continua a crescere nel tempo, di pari passo con il fatturato.

Quella di Google è una crescita che si prevede possa continuare a ritmi intensi nel futuro proprio per effetto del continuo aggiornamento tecnologico.

Grafico della quotazione azioni Google – Alphabet

Tramite il grafico qui sotto si ha una prima visione dell’andamento della quotazione delle azioni Google (GOOG), così da avere una sorta di previsione futura.

Comprare azioni Google: la concorrenza

Naturalmente per valutare l’opportunità di investire su una determinata azione occorre anche cercare di valutare quale sia la concorrenza con cui essa si trova a doversi misurare.

Nel caso di Google essa si riduce sostanzialmente a tre competitori:

  • Baidu, il principale motore di ricerca in lingua cinese, il quale detiene una quota di mercato che si avvale non solo della peculiarità di poter contare su una platea come quella composta dalla popolazione della Cina, ma anche sul fatto che il governo della Repubblica Popolare oscura Google su vaste porzioni del suo territorio;
  • Bing, il motore di ricerca proposto da Microsoft, che non riesce a decollare nonostante la particolarità di essere l’emanazione di una grande azienda informatica;
  • Yandex, il principale motore di ricerca in lingua russa, appunto utilizzato in Russia.
  • Yahoo, il quale cattura meno del 2% di coloro che navigano ogni giorno su Internet.

Lo storico delle azioni Google

Altra informazione che occorre tenere presente, quando si deve valutare l’opportunità o meno di puntare sulle azioni di Google, è quello relativo allo storico delle quotazioni. In tal senso occorre partire da un dato ben preciso, ovvero gli 85 dollari che valeva la singola azione dell’azienda al momento della quotazione presso la Borsa di New York.

Oggi quella singola azione, ove fosse stata costantemente tenuta dalla stessa persona, premierebbe l’investitore con ben 1321 dollari.

A garantire chi intende investire su Google è naturalmente proprio il fatto che ormai Internet sia un dato consueto nella nostra vita di ogni giorno costituendo un fattore di razionalizzazione fondamentale, che consente di reperire le informazioni di cui possiamo necessitare in pochi attimi. Una peculiarità che non dovrebbe venire meno nel corso del futuro, considerata appunto la posizione di assoluto dominio di cui può godere l’azienda, ad oggi.

I punti di forza di Google

In questa disamina occorre anche tenere in conto i punti forza e di debolezza di Google. Tra i primi, oltre alla rendita di posizione garantita dal motore di ricerca, va ricordato il ruolo assunto dal sistema operativo Android, altro marchio aziendale, in un settore chiave come quello rappresentato dagli smartphone.

Anche in questo caso si parla di una posizione assolutamente dominante, se si pensa che proprio per effetto del sostegno di Google e ad una strategia di marketing perfetta, Android precede nella classifica delle quote di mercato Apple, Microsoft e BlackBerry.

In particolare Android rappresenta attualmente circa l’80% del totale e viene utilizzato da oltre un miliardo di utenti attivi in ogni parte del globo.

I punti deboli di Google

Tra i punti che potrebbero minare il successo di Google, il principale tallone di Achille sembra essere costituito dalla sua dipendenza dalla pubblicità, con il 90% di introiti generati dagli annunci pubblicitari di aziende e privati. Il problema risiede in questo caso nel fatto che il settore pubblicitario dipende in larga parte dalla congiuntura economica.

Ogni volta che si registra una crisi tra i primi a risentirne sono proprio le concessionarie pubblicitarie, che vedono contrarsi il mercato.

Un secondo punto debole è poi rappresentato dallo scarso successo che nel corso del tempo è arriso alle iniziative dell’azienda in un settore fondamentale come quello rappresentato dai social media, in cui il ritardo comprensibile su Facebook si aggiunge a quello verso outsider dotati di minor appeal, ma anche maggiore dinamismo.

Una reputazione non proprio inattaccabile

Infine occorre considerare anche un aspetto non proprio secondario, ovvero quello relativo alla reputazione di Google. La quale è uscita appannata più volte e che sta tornando sotto i riflettori dell’opinione pubblica proprio in questi giorni, a causa dello scandalo che ha costretto il CdA di Alphabet, la capogruppo di Google, ad aprire un’inchiesta al fine di chiarire il modo in cui i top manager del gruppo abbiano gestito la situazione. 

In particolare l’inchiesta sarà incentrata sulle figure di David Drummond, capo del dipartimento legale, accusato di aver avuto numerose relazioni con le dipendenti, e su Andy Rubin, il creatore di Android finito al centro di una denuncia di violenza. Una vicenda che potrebbe avere ripercussioni di non poco conto.

Azioni Google: meglio investire sui CFD

Per chi sia intenzionato a puntare sulle azioni di Google, ricordiamo comunque come sia consigliabile farlo tramite una delle piattaforme che offrono servizi per il trading online piuttosto che usando una banca. A consigliarlo è da un lato la questione dei costi sensibilmente inferiori, dall’altro il fatto che proprio questi broker usano i CFD (Contracts for Difference), derivati che consentono maggiori margini di manovra non implicando il possesso diretto dell’azione.

Migliori piattaforme di Trading Online in CFD certificate e sicure

Tra quelli che si sono segnalati per i margini di sicurezza offerti e per la qualità dei servizi proposti, vanno sicuramente menzionati:

eToro

eToro (Qui il sito ufficiale), broker noto in ogni parte del mondo per il copy trading, modalità di investimento che consente ai trader alle prime armi di copiare le operazioni approntate da quelli certificati, ovvero da coloro i quali possono vantare risultati positivi e costanti nel tempo.

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Plus500

Plus500 (Qui il sito ufficiale), broker Forex e CFD quotato alla Borsa di Londra.

Proprio il fatto di poter vantare la quotazione presso la piazza londinese garantisce la massima sicurezza a chi intenda affidargli i propri soldi, imponendogli il rispetto delle normative di settore;

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XTB

XTB (Qui il sito ufficiale), piattaforma attiva ormai dal 2004 che offre ai suoi utenti la possibilità di fare trading su oltre 1500 asset.

Tra i fattori che hanno consentito la sua affermazione vanno ricordati non solo i livelli di straordinaria sicurezza, ma anche l’innovativa piattaforma di trading e l’impeccabile servizio di assistenza clienti.

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