L’investimento in azioni è tornato ad essere molto gettonato dagli italiani. A spingere i nostri connazionali in tal senso è stata la continua discesa dei tassi di interesse decisa dalla Banca Centrale Europea, la quale ha in pratica affondato la remunerazione dei conti corrente e dei conti deposito bancari.

In queste condizioni sono sempre di più coloro che decidono di dare vita a strategie più aggressive, accollandosi i maggiori rischi tipici dell’investimento finanziario e puntano in particolare sul trading azionario.

Nel farlo, però, devono mettere in atto una strategia in grado di stendere una vera e propria rete di salvataggio intorno al capitale investito. Una strategia che deve necessariamente partire dall’individuazione delle azioni che potrebbero costituire una reale occasione di guadagno. A partire da Netflix.

Netflix, un titolo da tenere sotto osservazione

Netflix è una azienda che opera nel settore del video-on-demand. Si tratta di un primo fattore tale da consigliare a tenere sotto stretta osservazione il titolo azionario. Il motivo che spiega questa necessità risiede proprio nel particolare settore in cui il gruppo propone i suoi servizi.

Secondo un recente report di Digital TV Research, infatti, il mercato dei servizi video in streaming premium (o SVOD, subscription video on-demand) raggiungerà circa 529 milioni di abbonati nel 2025, ovvero il doppio circa di quelli che può vantare attualmente.

Sempre stando ai dati riportati all’interno di questo studio, Netflix guiderà la classifica per numero di abbonati, seguita a lunghissima distanza da Amazon Prime Video e Disney+. In particolare gli abbonati al gruppo raggiungeranno il numero di 235,6 milioni, aggiungendone quindi 70 a quelli attualmente vantati.

Netflix: un po’ di storia

Netflix è stata fondata nel 1997, con il preciso intento di presidiare il settore dedicato alla commercializzazione di DVD e videogiochi. La vera svolta si è però verificata undici anni dopo, quando l’azienda ha deciso di dedicarsi alla fruizione di contenuti televisivi previo abbonamento. Da questo momento proprio la distribuzione video on demand è diventata il core business del gruppo, estendendosi anche all’Europa e al Sudamerica.

Oltre alla commercializzazione, però, negli anni in questione Netflix ha deciso anche di iniziare a produrre contenuti originali, una scelta che ha avuto la sua punta più alta con House of Cards – Gli intrighi del potere, serie dedicata alla politica statunitense che ha raggiunto elevatissimi indici d’ascolto, e procurato grandi introiti, prima di essere affossata dallo scandalo sessuale che ha visto coinvolto Kevin Spacey.

Altro colpo che ha permesso a Netflix di crescere è stato poi l’accordo concluso nel 2013 con Marvel Entertainment, sui cui contenuti sono state varate fiction premiate da ottimi risultati in termini di audience, che si sono aggiunti a quelli fatti registrare da serie come Lilyhammer e Orange is the New Black.

I risultati conseguiti hanno permesso quindi a Netflix di varcare la fatidica soglia dei 50 milioni abbonati, dei quali 35 nei soli Stati Uniti. Dati resi possibili anche da prestazioni tecnologiche adeguate e dall’elevato tasso di innovazione messo in evidenza dai prodotti varati. 

La strategia espansionistica dell’azienda è stata quindi coronata dal conseguimento del primato mondiale per i servizi on demand, conseguito nel corso del 2016, quando gli utenti sono diventati 94 milioni, dislocati in ogni parte del globo.

La concorrenza

Quali sono i competitori più pericolosi, per Netflix?
A individuarli provvede ancora una volta il già citato report di Digital TV Research, secondo il quale il gruppo nel futuro dovrà competere in particolare con alcune delle migliori aziende che operano nel campo della tecnologia:

  • Amazon, che rappresenta senz’altro il maggior pericolo, soprattutto in considerazione del lancio di VOD, servizio che propone oltre 40mila film e serie sotto la denominazione di Instant Video negli Stati Uniti;
  • Disney+, che si rivolge in particolare ad un pubblico di adolescenti e che ha già mostrato notevole vitalità sin qui;
  • HBO Max, il servizio streaming di Warner Media, la media company nata a seguito dell’acquisizione di Time Warner da parte del gigante delle telecomunicazioni americano AT&T avvenuta nel giugno 2018. Il suo esordio è atteso per il maggio del 2020 negli Stati Uniti;
  • Apple TV+, che secondo Morgan Stanley potrebbe generare 9 miliardi di ricavi entro il 2025. (Vedi anche le Azioni Apple)

Comprare azioni Netflix: gli ultimi dati disponibili sul bilancio

Per cercare di capire l’eventuale convenienza di acquistare le azioni di Netflix, conviene dare anche uno sguardo agli ultimi dati di bilancio disponibili, pubblicati proprio poco prima dello sbarco nel settore di Disney e Google.

I dati sono quelli riferiti al terzo trimestre del 2019 e recitano in maniera abbastanza eloquente. Nel periodo in questione, infatti, i profitti sono aumentati del 65%, attestandosi a 665 milioni di dollari, pari a utili per azione di 1,47 dollari contro gli 1,04 stimati, mentre il giro d’affari è lievitato a sua volta del 31%, arrivando a 5,25 miliardi, in linea con le attese della vigilia.

Dati che hanno fatto immediatamente rimbalzare un titolo che, del resto, si mostra sempre particolarmente sensibile ai dati di bilancio. Nei momenti successivi alla pubblicazione, infatti, le azioni di Netflix hanno rapidamente guadagnato fino all’11% nell’after hours, per poi assestarsi su un rialzo dell’8%.

Allo stesso tempo va ricordato come il gruppo venisse da un momento abbastanza complicato, quello successivo alla pubblicazione dei dati del secondo trimestre nel corso del quale aveva lasciato sul terreno circa un quinto del suo valore. Dall’inizio dell’anno, comunque il rialzo si è mantenuto nell’ordine del 65%.

Grafico della quotazione azioni Netflix

Tramite il grafico della quotazione delle azioni Netflix (NFLX) è intuitivo vedere l’andamento e una sorta di previsione futura.

Punti forti e di debolezza delle azioni Netflix

Naturalmente questa analisi delle azioni Netflix deve tenere conto anche dei punti forti dell’azienda, nonché di quelli eventualmente deboli.

Punti forti

Tra i primi va ricordato in particolare la proposta di contenuti televisivi su domanda a prezzi abbastanza moderati, tali quindi da raggiungere una platea molto vasta.

Proprio la varietà e la qualità dei contenuti è poi il secondo asso che l’azienda può giocare nei confronti della concorrenza, grazie ad una serie di accordi, in particolare con Marvel, Pixar e Lucasfilm che gli hanno permesso di varare prodotti in grado di radunare una audience sempre più larga e destinata ad aumentare ulteriormente nel futuro.

Punti di debolezza

Per quanto riguarda i punti di debolezza, il primo è rappresentato proprio da una concorrenza che sta aumentando sempre di più. In particolare l’entrata sul mercato di Disney, che prima produceva contenuti proprio per Netflix, potrebbe scalfirne le posizioni presso il target più giovanile.

Altro fattore di debolezza è poi rappresentato dalla decisione di non avvalersi dei diritti sui contenuti originali prodotti dalla piattaforma, a differenza di quanto fanno gli studi televisivi tradizionali. Netflix, infatti, si limita a detenerli solo per un anno, non assicurandosi perciò alcuna garanzia che i contenuti originali non vengano successivamente proposti dalle piattaforme concorrenti.

Azioni Netflix: meglio investire sui CFD

Per chi decide di acquistare le azioni di Netflix, occorre comunque ricordare che è consigliabile farlo tramite una delle piattaforme le quali offrono servizi per il trading online, senza passare per la propria banca.

A consigliare questo modus operandi è in particolare la constatazione di costi sensibilmente inferiori, cui si aggiunge il fatto che proprio questi operatori mettono a disposizione della clientela i CFD (Contracts for Difference), derivati che non implicano il possesso diretto dell’asset sottostante.

Una volta stabilito questo punto di partenza, non resta che individuare i broker online che si fanno notare per margini di sicurezza e qualità dei servizi.

Migliori piattaforme, sicure ed autorizzate, per investire in Azioni Netflix:

eToro

eToro (Qui il sito ufficiale), famoso broker israeliano capace di attirare un numero sempre maggiore di utenti facendo leva in particolare sul copy trading, modalità di investimento che consente ai trader alle prime armi di copiare le operazioni messe in atto da quelli più esperti, andando a limitare in tal modo le possibilità di perdita;

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Plus500

Plus500 (Qui il sito ufficiale), altro celebre broker CFD israeliano che vanta la quotazione alla Borsa di Londra. Una caratteristica che lo obbliga a operare con il massimo di trasparenza e assicurando la massima sicurezza a chi intenda affidargli i propri soldi, in linea con le normative di settore;

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Il 80,5% degli investitori perde denaro con questo broker.

24Option

24Options (Qui il sito ufficiale), noto per la partnership con la Juventus, la più famosa società calcistica italiana.

La piattaforma è detenuta e gestita da Roedeler Limited, società cipriota di servizi finanziari di stanza a Limassol, che opera grazie per effetto della licenza rilasciata da CySec, rispettando quindi le direttive comunitarie in tema di trading online;

XTB

XTB (Qui il sito ufficiale), società polacca attiva ormai dal 2004, la quale propone ai suoi utenti la possibilità di fare trading su oltre 1500 asset.

A rendere possibile la sua sempre crescente affermazione sono in particolare i livelli di grande sicurezza conseguiti, i quali si vanno a mixare ad una piattaforma di trading innovativa e ad un servizio di assistenza clienti estremamente professionale.

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Informazioni tecniche sul titolo Netflix