Il cambio valuta è fondamentale per gli equilibri dell’economia mondiale. Leggere che l’Euro si è apprezzato sul Dollaro americano, per esempio, può avere conseguenze positive e negative per tutti.

Dalla casalinga che va a fare la spesa a chi sta per partire per una vacanza fino al trader che opera sul Forex. Ma come capire quando il tasso di cambio è favorevole?

In questo articolo vedremo proprio questo, cercando prima di capire cosa regola il cambio tra le valute.

Tasso di cambio vantaggioso: cosa significa apprezzamento e deprezzamento di una valuta

I termini che vengono utilizzati in gergo sono apprezzamento e deprezzamento. Si utilizzano per parlare dell’aumento del valore, o, di contro, del suo calo di una valuta rispetto ad un’altra.

Più una moneta si apprezza, maggiore sarà il suo valore rispetto alle altre. Tuttavia, come detto, non è automatico il fatto che se aumenta il tasso di cambio anche una valuta si apprezza su un’altra.

Dipende dal tipo di valutazione che stiamo usando. In questo caso ci riferiremo al cambio certo per incerto: quando l’euro si apprezza vuol dire che è diventato più forte rispetto alle altre valute. Pertanto, è possibile comprare maggiori quantità delle altre valute. Viceversa, chi vuole comprare Euro dovrà spendere di più.

Va da sé che, quando una valuta si apprezza, le altre si deprezzano. Dunque, se l’Euro si apprezza sul Dollaro americano, quest’ultimo si deprezza. Per una moneta che si apprezza, le altre si deprezzano.

Come detto in precedenza, l’Euro è sempre valutato certo per incerto e la troveremo quindi sempre al numeratore(EURUSD, EURGBP, EURJPY ecc.) pertanto, se un tasso di cambio che coinvolge l’euro sale, vorrà dire che l’euro si è apprezzato. Così come per gli altri cambi. Se ad apprezzarsi è il valore della valuta al numeratore, esso salirà, viceversa scenderà.

Come capire quando il tasso di cambio è favorevole?

Come detto nell’incipit, il tasso di cambio incide nelle vite delle persone, anche di chi non si interessa di economia ma va a fare la spesa, viaggia, fa shopping online. Proprio perché vedrà i prezzi aumentare o diminuire a seconda dell’andamento della propria valuta di riferimento.

La casalinga troverà i prezzi aumentati al supermercato se l’Euro si deprezza e quindi tutto risulterà più caro dato che l’Italia importa praticamente tutto.

Chi acquista su Amazon potrebbe ritrovarsi un oggetto proveniente dall’estero (no Eurozona) che aveva acquistato un mese prima ad un prezzo più elevato.

Chi viaggia avrà brutte sorprese recandosi al di fuori dell’area Euro, quando dovrà pagare l’alloggio, acquistare souvenir, mangerà fuori, prenderà i mezzi pubblici.

Ovviamente il danno rispetto all’Euro dipende da come sta messa l’altra valuta.Il tasso di cambio va immaginato come il braccio di ferro: se uno dei due partecipanti è fuori forma o fisicamente debole, la vittoria dell’altro sarà più facile quanto più egli sarà in forma e forte. Così va per le valute: l’Euro vedrà il suo valore deprezzarsi o apprezzarsi rispetto ad un’altra valuta anche in base all’andamento di quest’ultima.

Per quanto concerne gli investitori, quanti cioè operano sul Forex e cercano di speculare sui cambiamenti del tasso, la cosa è un po’ diversa.

Un trader che vuole investire in valute estere deve informarsi a 360 gradi, dato che il Forex è influenzato da molti fattori. Dunque, diventa importante anche l’analisi fondamentale, da affiancare all’analisi tecnica, che invece si dedica alla lettura di numeri e grafici. Quindi è quantitativa, rispetto alla prima che è qualitativa.

Cosa influenza un tasso di cambio favorevole?

Un trader che opera sul Forex dovrà tenere conto dei seguenti fattori:

Politiche delle banche centrali

Ai riferisce alle decisioni sulla politica monetaria di una Banca centrale di un paese o un’unione di paesi (come la Fed negli Usa o la Bce nell’Unione europea).

A pesare molto sono soprattutto i tassi di interesse, che se aumentati rendono più conveniente investire sui titoli di un determinato paese, oltre all’immissione di denaro in circolazione, cosa che viene usata solitamente come arma contro l’inflazione.

Le istituzioni centrali intervengono sul mercato valutario per stabilizzare la propria valuta domestica applicando delle modifiche alla politica monetaria.

In genere, per evitare un deprezzamento, conservano riserve di valute estere così da ricomprare valuta domestica sul mercato aumentandone la domanda. E generando così un apprezzamento.

Dati sul mercato del lavoro

In pratica, ci si riferisce ai dati sull’occupazione o la disoccupazione. Quindi, la capacità di un paese di generare lavoro e assorbire forza lavoro.

Solitamente, quando l’occupazione sale è un segnale positivo sull’economia di un paese, vuol dire che l’economia interna sta andando bene

PIL

Acronimo di Prodotto interno lordo, indica il valore totale del mercato per tutti i beni e servizi prodotti in un determinato anno nell’area geografica di riferimento.

Da diversi anni, soprattutto con l’avvento dell’Unione europea, è diventato un indicatore preso fortemente in considerazione per fotografare lo stato di salute dell’economia di un paese.

Import/Export

La bilancia commerciale di un paese è il rapporto tra quanto importa e quanto esporta. Quindi, quanti prodotti ha bisogno di importare e quanti di esportare.

Le conseguenze qui sono a direzione opposta: una valuta forte avvantaggia ovviamente gli importatori, poiché la loro valuta vale di più e quindi andranno a pagare meno sui prodotti di cui hanno bisogno. Gli importato sperano di poter comprare una grande quantità di valuta estera per importare molta merce con poca valuta domestica.

Viceversa, gli esportatori sono danneggiati da una valuta interna forte, proprio perché i prodotti e i servizi costano di più per chi li compra e quindi tenderanno ad acquistarne meno.

Crisi geopolitiche

Le guerre o le crisi diplomatiche incidono molto sulle valute. Solitamente tendono a danneggiarle, almeno che un paese belligerante non sia riuscito a creare un sistema economico tale da mitigare la crisi

Instabilità politica

Un paese che cambia spesso governi, o dove il regime politico è debole e a rischio di dittature, è un altro sinonimo di instabilità e spesso inficia sul valore della valuta. Non a caso, le valute di questi paesi rientrano in quelle soprannominate esotiche

L’analisi tecnica e l’analisi fondamentale devono viaggiare di pari passo. I fattori qualitativi hanno preso sempre maggiore importanza nell’economia e nella finanza, soprattutto dagli anni 2000.

Multinazionali

Le multinazionali sono quelle aziende che hanno sì una sede centrale, ma che vantano molte filiali sparse per il mondo. Essi sperano che la valuta del paese dove hanno la sede centrale si deprezzi rispetto a quelle dei paesi dove operano. In tal modo, quando le somme di valuta estere dovute alle vendita torneranno in patria, cambiandole in valuta domestica, varranno molto di più in termini di valuta domestica.

Un movimento di prezzo avverso, invece, potrebbe ridurre i loro profitti. In genere le multinazionali tendono a coprirsi dal rischio di cambio con i derivati. Nella consapevolezza che il mercato valutario è molto variabile.

Trader

Infine, abbiamo visto che il Forex è anche oggetto di speculazione da parte di due figure:

  1. Investitori: investono su notizie macroeconomiche e politiche che pensano possano cambiare nel tempo i valori dei tassi di cambio

  2. Speculatori: cercano di trovare delle differenze in valutazione tra diverse valute

Ognuno di questi operatori usa strumenti diversi al fine di massimizzare i propri profitti.

Quando il cambio euro dollaro è favorevole?

Vediamo ora come capire se il tasso di cambio euro dollaro è favorevole.

Ipotizziamo che un trader legga che a breve la FED deciderà di lanciare un Quantitative Easing.

Quindi, immetterà più dollari in circolazione. Ciò significa che il valore del dollaro americano scenderà e dunque che l’Euro si apprezzerà rispetto ad esso. E quindi, che il tasso di cambio EURUSD salirà di prezzo. Anzi, in realtà è già salito e questo magari può trarre in inganno l’investitore meno esperto che deciderà subito di investire mille euro sul cambio.

Dopo alcuni giorni, a ridosso di quello in cui la FED aveva annunciato che avrebbe praticato il Quantitative Easing, la banca centrale americana decide di fare un passo indietro ed annullare l’operazione. Perché magari gli analisti si sono resi conto che non fosse necessaria. Ciò significa che gli operatori di mercato chiudono le loro posizioni e il tasso di cambio EURUSD finirà per scendere.

Tornando all’investitore poco esperto di sopra, alla notizia sulla retromarcia della FED finirà per disperarsi, poiché ciò che aveva previsto non si è in realtà verificato.

Tuttavia, alla fine della fiera si rende conto che le cose sono andate comunque bene. Avendo guadagnato 1090 dollari, ad un tasso del 1.07, corrispondono a 1018,70 euro circa. Quindi, ha registrato un +1,87%sull’investimento iniziale (sempre però al lordo delle commissioni).

Cosa è accaduto? Che essendo alle prime armi, aveva confuso l’apprezzamento dell’euro e la salita del tasso con la direzione della sua operazione. Quando in realtà, al fine di guadagnare con i tassi di cambio, bisogna sperare che la propria valuta si deprezzi rispetto al valore corrente. Proprio perché ciò consente di comprare di più un domani.