Per chi volesse investimenti in preziosi è importante conoscere attentamente la classificazione dei diamanti da investimento, che viene effettuata secondo una graduatoria internazionale.

Classificazione dei diamanti da investimento

Sono cinque i dati che bisogna prendere in considerazione per capire quanto possa valere un diamante da investimento.

Carato

Il carato è una delle principali unità di misura del diamante, dove 1 carato è uguale a 0,20 grammi di peso.

Al di sotto del carato, il diamante viene calcolato in centesimi, o punti.

Maggiore è la caratura del diamante, più è grande anche il diametro e la sua grandezza.

Scala di carati

  • > 2,00
  • 1,50
  • 1,00
  • 0,90
  • 0,70
  • 0,50
  • 0,40
  • 0,30
  • 0,25
  • 0,20
  • 0,15
  • 0,10

Colore

Il colore è fondamentale per la valutazione finale del diamante. Solitamente queste pietre preziose possono variare da una colorazione completamente trasparente (maggior valore) ad una gialla (minor valore).

Scala di colori

  • D e E, bianco azzurro o eccezionale
  • F e G, bianco raro
  • H, bianco
  • I e J, bianco con lievi tonalità
  • K e L, bianco colorato
  • M e N, leggermente paglierino
  • O e P, paglierino
  • Q e R, lievemente giallastro
  • da S a Z, giallastro

Purezza

Il parametro della purezza è molto importante in quanto trovare un diamante completamente puro è estremamente raro, per cui la pietra diventa molto costosa.

Nella maggior parte dei casi il diamante ha delle “inclusioni”, che si formano quando il diamante entra in contatto con altri minerali nel corso della sua formazione all’interno della crosta terrestre.

Scala di purezza

  • IF e LC, nessuna imperfezione
  • WS1 e WS2, imperfezioni piccolissime difficilmente visibili a 10 ingrandimenti
  • VS1 e VS2, imperfezioni piccolissime invisibili ad occhio nudo, mentre si vedono a 10 ingrandimenti
  • SI1, SI2 e SI3, piccole imperfezioni visibili a 10 ingrandimenti
  • P1, P2 e P3, imperfezioni che si vedono anche ad occhio nudo

Taglio

Il taglio è un parametro di valutazione del diamante e, benché sia dato dall’uomo, è in grado di influenzare molto la bellezza finale di un parametro.

Il taglio influisce, infatti, sulla brillantezza della pietra preziosa e su come la luce “viaggia” all’interno della pietra e si riflette sulle sue sfaccettature.

Se il taglio è fatto alla perfezione, anche il ritorno della luce è massimo.

Tipologie di tagli

  • eccellente (excellent), un taglio perfettamente proporzionato
  • molto buono (very good), un taglio di ottime proporzioni
  • buono (good), un buon taglio, ideale per gioielli di ottima qualità
  • medio (medium), un taglio di proporzioni non ideali, fatto principalmente per recuperare la maggior parte della pietra preziosa piuttosto che per focalizzarsi sulla luce riflessa dal diamante;
  • povero (poor), un taglio fatto assumendo delle proporzioni poco brillanti

Fuorescenza

Si tratta del riflesso che il diamante ha se viene riflesso ad una luce ultravioletta. Un diamante di buona qualità non deve avere fluorescenza.

Come scegliere un buon diamante da investimento

E’ ovvio che nella scelta di un buon diamante per investire bisognerebbe sempre puntare alla qualità massima per ognuno dei 5 parametri elencati sopra.

D’altro canto, capiamo bene che non è sempre facile, e allora bisogna spesso cercare un compromesso.

Da tenere presente che benché la caratura sia il parametro spesso più famoso e il primo preso in considerazione, sarebbe erroneo valutare solo il peso finale della pietra, in quanto un diamante di elevata caratura ma giallo, o con delle impurità, vale di meno rispetto ad una pietra più piccola ma praticamente perfetta.

Occorre poi fare i conti con il budget che si ha, poiché ovviamente il consiglio rimane sempre quello di diversificare gli investimenti per minimizzare i rischi.

In conclusione possiamo dire che investire comprando diamanti è una buona scelta per chi cerca una soluzione di medio / lungo termine.