E’ una delle borse più importanti in Europa anche grazie all’importanza economica che il paese riveste in EU e nel mondo: stiamo parlando di quella tedesca, e dell’indice di riferimento DAX30 (noto anche come GER30).

DAX 30 oggi

Ad oggi il  valore del DAX 30 si aggira attorno ai 10.100 punti. Solo ad inizio luglio 2016, il valore di questo indice era inferiore alla quota 10.000 , le recenti novità economiche europee lo hanno spinto al di sopra di questo valore critico, ma siamo ben lontani dal picco di 12.374 punti toccato nell’aprile 2015.

DAX 30 grafico

Cos’è il DAX30 Francoforte?

DAX è l’acronimo di Deutscher Aktien Index (indice delle azioni tedesche), mentre il 30 sta ad indicare che esso include i 30 titoli a maggiore capitalizzazione che sono quotati alla borsa tedesca di Francoforte.

Nato nel 1987 con un valore di 1.000 unità, ad oggi si trova attorno ad un valore di 10.000 , ben 10 volte superiore.

DAX30: componenti

I titoli che fanno parte del DAX30 sono scelti in base alla capitalizzazione delle imprese, ai volumi di negoziazione e ad altri criteri che devono essere rispettati per evitare che un singolo titolo abbia un peso troppo grande all’interno dell’indice.

Condizioni fondamentali per poter far parte di questo indice sono tre:

  • l’azienda di riferimento deve avere la sede in Germania;
  • il titolo deve essere quotato da almeno 3 anni;
  • il flottante delle azioni deve essere almeno del 15%.

Un’azienda viene eliminata dal DAX quando non incontra più già uno solo dei requisiti elencati sopra, per poi essere inclusa nuovamente non appena tali requisiti vengono soddisfatti nuovamente.

Ecco, al 2016, la lista dei 30 titoli in ordine di peso sull’indice:

  • Bayer (BAYN) 10,03%
  • Daimler (DAI) 9,06%
  • Siemens (SIE) 7,93%
  • Allianz (ALV) 7,82%
  • BASF (BAS) 7,77%
  • SAP (SAP) 6,62%
  • Deutsche Telekom (DTE) 6,13%
  • Deutsche Bank (DBK) 4,11%
  • BMW (BMW) 3,46%
  • Fresenius (FRE) 3,22%
  • Volkswagen Group (VOW3) 3,21%
  • Linde (LIN) 3,14%
  • Munich Re (MUV2) 3,03%
  • Deutsche Post (DPW) 2,85%
  • Continental (CON) 2,61%
  • Henkel (HEN3) 1,96%
  • Fresenius Medical Care (FME) 1,92%
  • E.ON (EOAN) 1,89%
  • Adidas (ADS) 1,85%
  • Deutsche Börse (DB1) 1,76%
  • Infineon Technologies (IFX) 1,38%
  • Merck (MRK) 1,31%
  • Commerzbank (CBK) 1,29%
  • HeidelbergCement (HEI) 1,15%
  • ThyssenKrupp (TKA) 0,94%
  • Beiersdorf (BEI) 0,91%
  • K+S (SDF) 0,8%
  • Deutsche Lufthansa (LHA) 0,68%
  • RWE (RWE) 0,66%
  • Vonovia (VNA) quota non conosciuta

La storia del DAX e indici correlati

Nel 1994 venne introdotto il cosiddetto indice DAX 100, che includeva le 100 aziende più liquide quotate alla borsa tedesca. L’introduzione del MDAX nel 1996 ha portato ad una suddivisione di tali titoli, con questo indice che ne incluse 30 e l’MDAX 70 i rimanenti.

Altri indici legati al DAX sono l’OkoDAX, per le aziende che operano nel settore delle energie rinnovabili, oppure il TecDAX, che include le 30 più importanti aziende del mercato tedesco che operano nel settore della tecnologia.

Investire nel DAX 30

Scegliere di investire denaro nel DAX 30 è una cosa che bisognerebbe fare quando si ha già una certa esperienza nei mercati.

Un po’ come per qualunque altro indice, l’investimento minimo richiesto è solitamente maggiore rispetto a quello che bisogna fare per le valute e per le materie prime, dunque è meglio sapere cosa si fa prima di operare e rischiare di perdere denaro.

Con un qualunque broker forex trading è possibile investire in tale indice sia se sale che se scende, il che si rivela un grande vantaggio per guadagnare anche in momenti di crisi o difficoltà economiche.

Sull’indice della Germania DAX 30 (o GER 30) influisce pesantemente la situazione economica del paese tedesco, ovviamente, oltre che quella europea in generale. Considerando che quella tedesca è la prima economia in Europa, questo “binomio” è normale e deve essere tenuto in alta considerazione quando si investe per guadagnare.