Il petrolio, noto anche come greggio e soprannominato “oro nero”, è la materia prima più importante al giorno d’oggi, in virtù dei tanti usi fondamentali che se ne fanno. Esso, così come i suoi derivati, sono usati praticamente in ogni applicazione della vita moderna, dai trasporti e fino alla plastica.

Il petrolio domina anche le questioni politiche in molte parti del mondo e non è un caso che sia alcune nazioni OPEC (l’organizzazione che raccoglie alcuni produttori) che non (come la Russia o gli USA) hanno una grande influenza sulla scena mondiale.

Alla luce di ciò, si potrebbe presumere che la maggior parte degli investitori conosca tutto su questo prodotto e su come esso funziona. Tuttavia, non è sempre il caso, e uno dei principali dilemmi cui trovare risposta è quanti tipi di petrolio esistono, perché non è tutto uguale.

Brent vs. WTI Crude Oil

Molti potrebbero non rendersi conto che il petrolio estratto da un terreno in Texas non è lo stesso di quello estratto del Nord Atlantico. Esistono varie tipologie di petrolio che sono classificate in base a due parametri principali.

Gravità API, American Petroleum Institute

Si tratta di una statistica utilizzata per confrontare la densità del petrolio con quella dell’acqua. Questa scala generalmente va da 10 a 70 e permette di definire se un petrolio è “leggero” (uno che ha un’API situato sul lato più alto della scala, verso 70) o “pesante” (l’API si trova sull’estremità inferiore dell’intervallo, verso 10).

Il Brent presenta una gravità API di 38,06, mentre quella del WTI è di 39,6.

Petrolio dolce o aspro

Dal punto di vista degli investitori è importante anche capire la differenza di valore tra petrolio dolce o aspro. Questa misurazione si basa sul contenuto di zolfo del carburante sottostante, con lo 0,5% come parametro chiave. Quando il petrolio ha un livello di zolfo totale superiore al mezzo punto percentuale, è considerato “acido”, mentre un contenuto inferiore allo 0,5% indica che un petrolio è “dolce”.

Il petrolio acido è più diffuso di quello dolce e lo si trova nelle sabbie bituminose del Canada, nel Golfo del Messico, in alcune nazioni sudamericane e in gran parte del Medio Oriente. Il greggio dolce ha un valore maggiore e viene prodotto tipicamente negli Stati Uniti centrali, nel Mare del Nord europeo, in gran parte dell’Africa, nella regione dell’Asia e in quella del Pacifico.

Tra i due solitamente si preferisce il dolce, in quanto richiede meno trattamenti per rimuovere le impurità.

Quale petrolio vale di più?

In considerazione di quanto visto sopra, le forme leggere e dolci di petrolio sono molto apprezzate e valgono di più, mentre quelle acide e pesanti sono meno richieste e costano meno.

Tenendo a mente questi due fattori chiave, gli investitori possono iniziare a valutare i diversi tipi di petrolio sul mercato mondiale.

Attualmente, ci sono due principali benchmark dei prezzi: il West Texas Intermediate (WTI) e il Brent. Entrambi sono petroli leggeri e dolci, sebbene il WTI è generalmente il top da questo punto di vista. Per questo motivo il WTI di solito costa alcuni dollari in più al barile. Tuttavia, grazie alla crisi libica, che ha ridotto l’offerta di petrolio leggero e dolce nella regione europea e a causa di un eccesso di offerta presso il principale impianto di stoccaggio del WTI in Oklahoma, la situazione si è invertita e ora il Brent è più costoso del WTI.

Per un confronto guarda i grafici della quotazione del Brent e del WTI.