Aprire un conto corrente all’estero può essere una buona soluzione per chi ha poca fiducia nel sistema bancario italiano, per chi è alla ricerca di un paese con leggi meno restrittive o per chi vuole iniziare ad investire all’estero.

In tal senso naturalmente, non mancano le alternative.

Dove conviene aprire un conto corrente all’estero senza residenza? Quale Paese conviene? Ecco i Migliori Paesi

Di seguito illustreremo brevemente alcune delle nazioni preferite da chi vuole portare all’estero i propri averi.

Inghilterra

Il caso Brexit non sembra aver intaccato in alcun modo l’ottima nomea delle banche con sede nel Regno Unito, che si conferma anche il paese leader per le banche digitali del fintech. Tra le banche “classiche” ricordiamo le più famose come HSBC, Natwest, Lloyds, TSB, Royal Bank of Scotland (RBS) e Barclays, mentre tra quelle del futuro e fintech troviamo il conto zero spese Revolut (vai al sito ufficiale) e Starling Bank.

Che si parli di banche classiche o fintech, in entrambi i casi si tratta di veri e propri colossi del settore, diverse delle quali anche ben attive e presenti anche nel vecchio continente.

In molti casi, i correntisti possono usufruire di servizi molto vantaggiosi, senza mai trascurare l’alto livello di sicurezza caratterizzato da istituti solidi e ben affermati nel settore.

Germania

Il sistema bancario tedesco non ha bisogno di particolari presentazioni. Al di là della N26 (sito ufficiale), nel suo complesso è considerato uno tra i più solidi al mondo.

Esistono infatti numerosi istituti bancari che permettono di aprire un conto corrente tedesco e che offrono, oltre alla sicurezza, una serie di condizioni e servizi a dir poco interessanti. Non solo: l’Europa sembra avere un occhio di riguardo per le banche tedesche (come N26) che dunque, oltre al loro valore vero e proprio, godono di una condizione privilegiata rispetto a quelle di altri paesi del continente.

Svizzera

La Svizzera è senza dubbio uno dei migliori paesi dove aprire un conto corrente all’estero.

Tuttavia, non è così facile come si potrebbe desiderare.

Prima di tutto perché le migliori banche svizzere chiedono un versamento minimo importante ai nuovi clienti (dipende da banca a banca, ma non ci si può presentare in Svizzera con 1.000 euro).

Inoltre, perché le spese di gestione sono elevate, dell’ordine di diversi franchi al mese. E’ una cosa da considerare se volete aprire un conto corrente in Svizzera dove mettere un po’ di risparmi.

La soluzione migliore per avere un conto corrente in franchi svizzeri a costo zero è Transferwise (vedi il sito ufficiale) che permette di aprire un conto in varie valute, tra cui anche il franco.

Slovacchia

La Slovacchia, pur non essendo molto conosciuta in questo ambito, una delle nuove frontiere per chi intende aprire un conto corrente all’estero.

Anche se i nomi dei principali istituti sono noti a pochi e pressoché impronunciabili (come la Ceskoslovenska obchodna banka, la VUB Bank, la CSOB Stavebna sporitelna oppure la OTP Banka SLovensko) si tratta di un paese che offre ottime prospettive in tal senso.

Oltre alle condizioni spesso piuttosto buone, va chiarito come anche a livello di sicurezza hanno poco da invidiare alle banche di altre nazioni più rinomate.

Spagna

Santander, BBVA e CaixaBank da sole raccolgono gran parte dei risparmi di tutti gli spagnoli. Si tratta di istituti bancari estremamente grandi e affidabili, noti in tutto il mondo per la qualità dei servizi offerti.

Pur non trattandosi di un paradiso fiscale, quando offerto ai correntisti da queste banche, aperte anche verso i clienti europei, è degno di più di uno sguardo da chiunque intenda portare il proprio denaro all’estero.

Serbia

Seppur sia una meta insolita per chi vuole aprire un conto corrente all’estero, la Serbia entra di diritto in questa lista. La principale peculiarità di questa nazione è che si trova al di fuori della zona euro.

Per alcuni si tratta di un ottimo modo per evitare il tanto temuto Bail In, fattostà che le banche serbe come AIK Banka e Direktna Banka sono guardate sempre più con grande interesse dagli investitori europei e non solo.

Cipro

L’isola di Cipro è considerato il paradiso fiscale più vicino a noi. I principali istituti di questa piccola nazione sono Alpha Bank Cyprus, Bank of Cyprus e Co-operative Central Bank.

Nonostante l’ottima nomea e le condizioni straordinarie, anche questa nazione è stata coinvolta in passato nei tanto temuti prelievi forzosi.

Nonostante i vantaggi offerti dunque, anche in questo caso va fatta un’attenta valutazione prima di aprire un conto corrente in questa nazione.

Brasile

Nonostante il Brasile sia un paese considerato povero, si tratta di una nazione che sta vivendo una grande crescita. Ciò è rispecchiato anche in un sistema bancario in fase di grande crescita.

Istituti come Unibanco , Banco Itaú e Banco Bradesco garantiscono condizioni interessanti e buone garanzie sotto il punto di vista della sicurezza. Trattandosi di un settore in espansione, in futuro si potrebbe parlare sempre più spesso di banche provenienti da questo paese.

Altri paesi emergenti

Naturalmente non mancano altri paesi emergenti (o meno) che possono costituire un sicuro approdo per i nostri investimenti. Tra di essi figurano:

  • Belgio,
  • Austria
  • Francia che, per esempio, offrono tassi di interesse migliori rispetto all’Italia.

Non mancano le soluzione insolite che, in certi casi, potrebbero però nascondere certe insidie: basti pensare a Satabank, istituto bancario maltese che causato recentemente grandi problemi ai propri correntisti (tra cui molti italiani).

Rischi di aprire un conto corrente estero

Aprire un conto corrente o un conto di deposito, all’estero così come in Italia, rimane comunque un tipo di operazione che comporta un minimo di rischi. Naturalmente, la prima necessità in tal senso è avere ben chiari i regolamenti per quanto riguarda le norme fiscali.

Senza rispettare le normative fiscali infatti, aprire un conto corrente all’estero diventa estremamente pericoloso. I rischi che si corrono vanno da eventuali sanzioni per riciclaggio sino alla vera e propria evasione fiscale. Altro pericolo è quello di affidarsi a un istituto poco serio o poco stabile.

Talvolta infatti, tassi di interesse alti o condizioni troppo vantaggiose dovrebbero fare insospettire il correntista. Anche se il rischio di fallimento di una banca non è esclusiva di paesi stranieri, va sempre fatta grande attenzione non solo al singolo istituto ma a tutta la struttura bancaria della nazione in questione. Regolamenti diversi o, molto più semplicemente, la barriera linguistica e culturale, sono fattori da tenere in forte considerazione prima di mettere i soldi nelle mani di una banca poco affidabile.

Risulta dunque importantissimo non solo conoscere un minimo il settore, ma informarsi (e tenersi informato) sulla banca specifica e sul sistema bancario del paese in questione. Se ciò risulta difficile è possibile affidarsi a terzi per prendere una decisione in merito e gestire i risparmi al meglio oppure, più semplicemente, andando maggiormente sul sicuro e mantenendo il denaro entro i confini nazionali.

Come aprire un conto corrente all’estero

Spiegare come aprire un conto corrente all’estero è complesso, visto che non solo ogni nazione ha regole diverse, ma anche ogni singolo istituto procede in maniera diversa.

La documentazione solitamente richiesta include il passaporto, un documento di identità ed eventualmente il codice fiscale.

Ci sono tuttavia alcuni conti esteri, come N26 (vedi sul sito ufficiale) o Transferwise (vedi sul sito ufficiale) che si possono aprire anche dall’Italia.

Va anche chiarito che, in alcuni contesti, per aprire un conto correnti in un paese specifico è necessario risiedere nello stesso.

Aprire il conto dal paese estero

Chi vuole aprire un conto corrente in maniera diretta nel paese estero in questione, deve rivolgersi direttamente agli sportelli dell’istituto bancario.

In alcuni casi è necessario (anche per una questione prettamente linguistica) rivolgersi ad intermediari.

Naturalmente va fatta molta attenzione al fatto che essi siano fidati (che si tratti di agenzie o di persone).

Riguardo modalità e documentazione richiesta, ogni caso presenta richieste e criticità diverse ed è dunque difficile definire chiaramente il percorso da intraprendere.

Senza residenza, aprire il conto dall’Italia

In questo caso invece, è tutto molto più semplice. Esistono diverse banche straniere che hanno sportelli sparsi per il territorio italiano. In questo senso documentazione e procedure sono molto più facili da trattare. Anche l’ostacolo linguistico viene a decadere.

Un discorso a parte va fatto per le banche online che operano sul territorio italiano, come N26 (vedi sul sito ufficiale) o Transferwise (vedi sul sito ufficiale). In questo caso non esiste un problema vero e proprio, in quanto queste sono liberamente raggiungibili ovunque vi sia, di fatto, una linea internet.

Aprire un conto corrente estero è legale?

Aprire un conto all’estero è del tutto legale. Per quanto riguarda l’ambito UE nello specifico, è bene precisare che se risiedi legalmente in un paese dell’UE hai il diritto di aprire un conto di pagamento di base in un qualunque paese facente parte dell’unione.

Le banche non possono respingere la tua richiesta di aprire un conto di pagamento di base solo perché non vivi nel paese in cui hanno la loro sede.

Nello specifico un conto di pagamento base comprende una serie di operazioni standard, utili per la vita di tutti i giorni. Nello specifico ci riferiamo a:

  • effettuare depositi
  • ritirare contante
  • ricevere o eseguire pagamenti e addebiti
  • ricevere una carta di credito
  • ottenere servizi bancari online (se disponibili)

In alcuni paesi dell’UE sono presenti spese annuali per mantenere aperto un conto di pagamento di base, che comunque risultano piuttosto contenute.

Aprire un conto corrente all’estero è sicuro?

I conti correnti, per loro natura, portano sempre un piccolissimo rischio. In tal senso però, esistono delle chiare garanzie, perlomeno per chi apre un conto corrente nell’ambito dell’UE.

Le norme infatti, garantiscono che il denaro presente sul conto bancario risulti protetto in caso di fallimento della banca.

I fondi in questione sono tutelati fino a un limite di 100.000 euro (l’equivalente nell’ambito di valuta locale).

Il limite in questione è applicato a persona e non a conto: dunque se si hanno più conti presso la stessa banca, il limite di copertura globale è sempre di 100.000 euro.

Esistono però delle eccezioni come in caso di un conto in comune con un partner, con il limite globale che viene aumentato a 200.000 euro (100.000 a testa).

Un altra eccezione riguarda fondi tutelati a prescindere in caso di:

  • denaro ricevuto dalla vendita di un’abitazione (anche se per tempo limitato)
  • fondi ottenuti in seguito ad eventi come matrimoni, divorzi o pensionamenti
  • denaro ottenuto per indennizzi assicurativi

Nei suddetti casi però, la copertura di 100.000 euro è solo temporanea e, nello specifico, il tempo è fissato a 3 mesi. Naturalmente queste norme possono variare, anche se lievemente, di paese in paese.

Che tipo di conto corrente si può aprire all’estero?

Al di là del conto corrente di pagamento base, garantito all’interno dell’UE dall’unione stessa, non esistono vincoli specifici in tal senso.

Molto dipende dal paese in questione anche se, per ovvie ragioni, agire all’interno dell’UE porta a notevoli facilitazioni in tal senso.

In Italia infatti è possibile aprire, oltre al conto corrente di pagamento, base:

  • Conti a pacchetto, ovvero conti con un canone che comprendono anche altri servizi, come assicurazioni e cassette di sicurezza.
  • Conti postali, con annessi servizi inerenti Poste Italiane
  • Conti a consumo, il cui costo di mantenimento dipende dal numero di operazioni effettuate
  • Conti in convenzione, si tratta di conti agevolati indirizzati verso tipologie specifiche di cliente

Naturalmente questa lista è basata su quanto offerto in Italia. Ogni singolo paese poi, ha offerte e proposte diverse.

Cosa dichiarare al fisco italiano? Evasione e tassazione

A prescindere dalla tipologia di conto, va chiarito come ai fini fiscali è necessario includere eventuali conti correnti esteri nella dichiarazione dei redditi. In tal senso, le somme detenute oltre ai confini nazionali, vanno specificate all’interno del quadro RW.

Questa semplificazione non vale se i fondi in possesso generano un profitto o se il soggetto proprietario del conto non è una persona fisica o una azienda. In tal caso è consigliato contattare un commercialista per chiarire come denunciare i fondi presenti sul conto.

Trasferire il proprio conto corrente all’estero

Nonostante il trasferire soldi all’estero sia vista come un’attività spesso losca, in realtà nella maggior parte dei casi non è così. Se si tratta di soldi guadagnati onestamente (e dichiarati al fisco) trasferire il denaro del proprio conto corrente all’estero è del tutto legale.

In tal senso, non esistono neanche limiti particolari riguardo le somme da trasferire a patto di eseguire il trasferimento in maniera del tutto corretta. In tal senso esistono diversi metodi per effettuare questo tipo di passaggio. Il più pratico è trasparente è forse costituito da un bonifico bancario (o più di essi) da una banca italiana a una straniera. In alternativa è consigliabile sfruttare sistemi di Money Transfer.

Un altro metodo, molto utilizzato soprattutto da chi sposta il proprio denaro verso la vicina Svizzera, è quello di portare a mano il contante oltre il confine. In questo caso va però denunciato alla dogana in quanto si rischiano multe a dir poco salatissime.

Un altro metodo non particolarmente conveniente è costituito dall’impiego di PayPal. Perché questa piattaforma non è così utile allo scopo? Al di là delle commissioni esagerate, chi apre un conto PayPal in un determinato paese non può poi utilizzarlo nel medio-lungo periodo in un altro. Se la cifra e le operazioni in tal senso sono contenute non dovrebbero esservi comunque problemi di sorta.

Un’altra alternativa per gli amanti della fintech potrebbe essere utilizzare i Bitcoin e le altre criptovalute altcoin. Pur trattandosi di un metodo leggermente pericoloso visto le fluttuazioni di valore, questo genere di moneta virtuale non è soggetta a particolari limiti per quanto riguarda l’area geografica.

Va comunque ricordato che, nel caso si risieda nel territorio italiano, che i fondi presenti su un conto corrente estero vanno indicati ogni anno quando si dichiarano i propri redditi.

Come scegliere il migliore conto corrente estero

Al di là di quanto detto sinora, come è possibile scegliere il miglior conto corrente estero? Naturalmente non esiste una formula adatta a tutti i tipi di correntisti.

Esistono fattori (come la tassazione) legati prevalentemente alla nazione a cui ci si rivolge e altri più specifici riguardanti il singolo istituto.

Vanno comunque fatti alcuni ragionamenti prima di prendere qualunque tipo di decisione avventata che potrebbe costarci, in futuro, tempo e denaro:

  • la sicurezza e la solidità di una banca (e del sistema bancario di cui fa parte) è una priorità assoluta. Come palesato dal Bail In che ha colpito Cipro qualche anno fa, non è detto che un sistema bancario apparentemente vantaggioso sia la scelta migliore per gli investitori stranieri e non. Prima di spostare denaro all’estero è bene capire se l’istituto bancario in questione ha solide fondamenta e garantisce una certa sicurezza.
  • i tassi di interesse, è inutile negarlo, sono una delle priorità per chi intende spostare il proprio conto corrente all’estero. In questo senso va letta con grande attenzione la documentazione fornita dalla banca, per trovare eventuali postille poco convincenti. Se l’istituto bancario offre relativa sicurezza e dei tassi d’interesse vantaggiosi, è possibile procedere con una certa sicurezza.
  • spese e costi, che si tratti di conti correnti italiani o stranieri, sono un qualcosa che dovrebbe catturare l’attenzione del correntista. D’altronde a cosa serve avere tassi d’interesse alti se il denaro così guadagnato viene sperperato in operazioni di varia natura?
  • la banca in questione offre una formula di servizio online? Poter operare tramite internet con l’istituto può essere un grande vantaggio, anche perché in questi casi risulta spesso difficile raggiungere fisicamente uno sportello.
  • servizi accessori come assicurazioni o altri vantaggi, possono essere la cosiddetta “ciliegina sulla torta”. Vanno anche tenuti sotto controllo eventuali costi delle operazioni e altre peculiarità del servizio offerto.

Migliori conti correnti esteri

Oltre a queste considerazioni generali, abbiamo selezionato alcune tra le banche online estere presso cui gli italiani si affidano per conservare i propri risparmi.

Si tratta di istituti con una forte vocazione verso le nuove tecnologie, per cui risultano particolarmente adatte ai giovani, ma anche a chi è legato a un concetto più tradizionale di banca.

Germania, N26

N26 (sito ufficiale) è uno dei migliori conti correnti esteri del 2024.

Questo conto corrente tedesco è particolarmente affidabile, considerando anche la solidità della Germania, e può essere aperto senza residenza in Germania e gestito direttamente da casa.

Si tratta di un conto sicuro ed affidabile, che può essere usato per svolgere tutte le transazioni base di un conto corrente.

Transferwise

Transferwise (sito ufficiale) è un conto corrente con IBAN del Belgio che può essere aperto dall’Italia e che non ha costi.

La cosa bella di Transferwise è che è un conto multivaluta: di base puoi aprirlo in euro, ma puoi anche aggiungere la sterlina, il dollaro americano, il franco svizzero e altro. 

Regno Unito, Revolut

Revolut (sito ufficiale) è una banca inglese (con sede a Londra) che opera in tutta Europa. Questo servizio bancario offre una carta gratuita con IBAN per quanto riguarda il conto e una carta di debito MasterCard.

Basta semplicemente compilare un semplice form online, fornire la documentazione e un’identificazione per poter ottenere il proprio conto. Da sottolineare come tutte le carte Revolut (disponibili anche in Italia) offrano una serie di servizi aggiuntivi a dir poco interessanti.

Olanda, Binck Bank

Binck Bank (sito ufficiale) è un istituto olandese votata prevalentemente alle nuove tecnologie. Fondata nel 2000 da ex dipendenti di IMG Holland (broker non più esistente) oggi è totalmente indipendente ed uno dei migliori conti correnti di trading.

Oltre ad essere una banca, questa offre alcune funzioni tipiche dei broker online come la possibilità di trattare direttamente online prodotti finanziari come opzioni, azioni, futures. Si tratta di una piattaforma dunque, particolarmente indicata per chi opera in Borsa occasionalmente o con una certa regolarità.

Inghilterra, Barclays

Barclays non necessita di particolari presentazioni. Si tratta di uno degli istituti bancari più conosciuti e apprezzati del Regno Unito ma anche attiva in oltre 50 paesi diversi al mondo. Grazie alla sua solidità e alla facilità di apertura del conto, risulta la soluzione migliore per chi predilige la Sterlina all’euro.

La presenza “fisica” anche sul territorio italiano la rende particolarmente ideale per chi non ha grande fiducia negli istituti bancari che operano prevalentemente online.

Svizzera, UBS

Alla lista non poteva mancare un istituto bancario con sede in Svizzera. Con 150 anni di storia alle spalle, UBS è una garanzia sotto il punto di vista della sicurezza e non solo. La banca in questione offre servizi nei settori degli investimenti e della gestione dei patrimoni di investitori istituzionali, aziendali e privati.

Se lo standard delle banche elvetiche è elevato, UBS è l’emblema di un sistema noto in tutto il mondo per la sua sicurezza e per le condizioni vantaggiose che lo caratterizza.

Domande frequenti

Si può aprire un conto corrente estero senza residenza?

Si, ci sono alcune banche che permettono di farlo. Entra per leggere quali.

E' rischioso aprire un conto corrente estero?

Dipende dal paese e dalla banca. Se si sceglie un paese sicuro, ed una banca affidabile, i rischi sono prossimi allo zero.