Quando si parla di BTP (Buoni del Tesoro Poliennali) intendiamo un investimento che una durata di diversi anni (anche 20 ed oltre). L’obiettivo principale dell’investire in BTP oggi è quello di mettere da parte una certa somma di denaro in un fondo sicuro (i BTP sono garantiti dallo Stato Italiano) e remunerativo.

Non si tratta certo dell’investimento più remunerativo che si possa fare, ma è sicuramente uno dei più sicuri.

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In questo articolo vogliamo andare a vedere una lista dei BTP disponibili, in maniera tale da avere un’idea migliore delle opportunità che si hanno a disposizione.

BTP 2067

Si tratta del buono che ha scadenza nel 2067 (dunque a 50 anni da oggi), indicizzato al 2,8%, con una cedola staccata per la prima volta a marzo 2017 e poi a cadenza semestrale. L’ammontare totale è di 5 miliardi di euro.

BTP 2047

Buoni del Tesoro Poliennali con scadenza nel 2047, tra 30 anni, la prima cedola è stata staccata a marzo 2016 e poi verrà fatto ogni 6 mesi. Emessi per un totale di 9 miliardi di euro, la quotazione è indicizzata al 2,7%.

BTP 2046

Buono del Tesoro a scadenza 1° settembre 2046, la cedola è stata staccata per la prima volta il 1° marzo 2015 e poi viene fatto ogni 6 mesi. Il tasso di guadagno è del 3,25%.

Ci sono poi tutta una serie di BTP che completano l’elenco, di scadenze molto varie per ogni esigenza. Tra quelle con la quotazione più alta troviamo:

  • BTP 2044 (quotazione del 4,75%);
  • BTP 2040 e 2039 (entrambe al 5%);
  • BTP 2037 (al 4%);
  • BTP 2034 e 2033 (rispettivamente con un tasso del 5% e del 5,75%);
  • BTP 2031 (6%);
  • BTP 2027 (6,5%);
  • BPT 2026 (7,25%);
  • BTP 2023 (9%)

A questa lista di titoli più remunerativi, se ne alterna un’altra di titoli con minor tasso di interesse, come il BTP 2036 (2,25%) o il 2032 (1,25%, o 1,65%).

La differenza nei tassi di interesse dipende sia dal tipo di Buono del Tesoro Poliennale che è stato emesso, sia dalla situazione economica del paese al momento dell’emissione. C’è da dire, infatti, che fino a qualche anno fa l’inflazione italiana era più alta di oggi, dunque era normale vedere l’emissione di titoli dagli interessi più alti, che potessero adattarsi proprio all’inflazione.

Oggi, con questo tasso praticamente fermo, i rendimenti sono fermi al minimo e prima di investire qui potrebbe essere interessante valutare altre alternative sicure rivolgendosi, ad esempio, agli esperti di MoneyFarm.

Conviene investire subito in BTP, o è meglio attendere?

E’ una buona domanda, a cui è difficile dare una risposta precisa. Nel 2017 e anche nel 2018 i rendimenti sono al minimo e ci si augura che possano salire in futuro, pertanto si potrebbe essere tentati di aspettare.

D’altra parte, bisogna valutare le proprie necessità personali in termini economici e finanziari: se si ha bisogno di mettere da parte alcuni risparmi, i BTP potrebbero essere una interessante opzione, molto sicura.

Come anche altre volte abbiamo detto, noi di Forex Trading Italia consigliamo la diversificazione degli investimenti, in maniera tale da non correre rischi nel caso in cui le cose dovessero andare storte per un dato fondo o titolo.

La miglior diversificazione che possiamo pensare è quella tra investimenti sicuri (possiamo vedere i BOT, oppure i prestiti tra privati) e investimenti più rischiosi ma maggiormente remunerativi (come le azioni o il forex).