L’RSI (Relative Strength Index) è annoverato tra gli indicatori forex più popolari. Esso fa parte della famiglia degli oscillatori e per questo motivo è particolarmente utile per determinare il trend in corso e per capire se possono esserci delle inversioni.

Come usare l’RSI per investire nel forex

L’uso più comune che si fa di questo indicatore è quello di entrare nel mercato quando esso si trova sopra un valore di 70/80 o sotto un valore di 30/20 :

  • nel primo caso ci troviamo in una situazione di ipercomprato, dunque il mercato dovrebbe probabilmente scendere
  • nel secondo siamo in una situazione di ipervenduto, dunque il mercato dovrebbe probabilmente salire

Grafico RSI

Ecco l’immagine del RSI su grafico:

Grafico RSI

Grafico RSI

Come calcolare l’RSI

Tutte le piattaforme di trading odierne effettuano in automatico il calcolo del RSI, dunque conoscere la formula potrebbe sembrare una cosa superata.

In realtà, capire da dove questo indicatore deriva, e in che maniera può essere calcolato, aiuta nell’utilizzarlo meglio e nel contestualizzarlo.

La formula dell’equazione del RSI è la seguente:

RSI = 100 – [100 / (1 + RS)]

Il valore “RS” è la forza relativa (Relative Strengh, in inglese), ovvero il rapporto tra guadagno medio e perdita media.

Il guadagno medio viene usato calcolando sommando i guadagni totali ottenuti nel periodo di riferimento del RSI e dividendo per il numero di periodi. Le perdite totali sono calcolate allo stesso modo, ma considerando ovviamente queste ultime.

La forza relativa viene poi convertita in un valore di scala che va da 1 a 100.

Ipercomprato e ipervenduto

rsi

E’ indubbio che il modo più comune che i trader hanno per investire usando l’RSI sia quello di investire quando ci sono i segnali di ipercomprato e ipervenduto.

Quando il valore dell’indicatore supera 70 (o, se si preferisce un’indicazione più forte, 80) ci si trova in ipercomprato e dunque si possono aprire posizioni short.

Al contrario, quando il valore dell’indicatore scende sotto 30 (o, se si preferisce un’indicazione più forte, 20) ci si trova in ipervenduto e dunque si possono aprire posizioni long.

Per maggiori informazioni su long e short ti invitiamo a leggere questa pagina.

Pensare al di là di ipercomprato e ipervenduto, investire con il crossover

Quando i commercianti prendono confidenza con l’RSI e altri oscillatori, tendono a gravitare esclusivamente attorno ai valori di ipercomprato e ipervenduto. Mentre questi sono dei punti intuitivi per entrare nel mercato sulla base dei ritracciamenti, può essere una decisione controproducente quando ci sono delle forti tendenze.

L’RSI è un oscillatore momentum, il che significa che delle tendenze estese lo possono mantenere in ipercomprato o in ipervenduto per lunghi periodi di tempo.

Se si aprisse, in automatico e senza pensare, una posizione “long” non appena il valore del RSI scende sotto “30”, e il trend dovesse continuare a scendere, si potrebbero rischiare delle notevoli perdite.

Il rischio c’è sempre, però, e pertanto è fondamentale controllarlo usando una corretta strategia di gestione del denaro e gli stop loss.

Per una strategia che (in teoria) dovrebbe essere più affidabile, si può fare trading con lo stocastico RSI, una combinazione di questi due indicatori.

L’RSI ha una linea centrale che si trova in corrispondenza di un valore di 50 e che viene usata da chi fa analisi tecnica (lo studio dei grafici) per capire e prevedere eventuali cambiamenti di trend. Se il prezzo attraversa al rialzo la linea di 50, si possono cercare nuove opportunità di acquisto, se invece la rottura della linea è fatta al ribasso, in calo, allora si pososno cercare nuovi trend di mercato ribassisti.

La linea centrale funge anche da supporto o da resistenza ai prezzi nel caso in cui essi si trovino, rispettivamente, sopra o sotto il valore della linea stessa.

Le divergenze

Si parla di divergenza quando il valore del RSI non ha lo stesso andamento di quello del prezzo.

Se quest’ultimo sale e il primo scende, o viceversa, ci si trova in una situazione in cui probabilmente ci sarà un’inversione del trend in corso.

La durata ideale del RSI

L’RSI, come molti altri oscillatori, viene usato solitamente con una durata di 14 periodi. Ciò significa che esso viene creato usando il valore delle 14 candele precedenti.

Anche se questo periodo è l’impostazione di default, non è sempre quella migliore da usare. Normalmente, chi fa trading a breve termine (dunque chi preferisce operare in day trading o con lo scalping) utilizza un periodo più piccolo (solitamente 7 candele precedenti), mentre chi opera a più lungo termine può optare per un periodo più alto (solitamente 25 candele).