L’oro è uno degli investimenti migliori e più sicuri in assoluto: da sempre il metallo giallo ha attirato le masse, che lo vedono come una risorsa utile per risparmiare capitali e tenerli al sicuro in momenti di crisi economica. Non è un caso, infatti, che il prezzo dell’oro sia solitamente in salita nei momenti di crisi, ed in discesa quando invece l’economia cresce e prospera.

I lingotti d’oro, conviene investire?

Una delle scelte da poter fare per risparmiare e salvaguardare denaro scegliendo l’oro sono i lingotti: barrette di oro, placchette o piastrine più o meno grandi, che possono essere pure ad un certo livello più o meno elevato, e che, in considerazione di tutto, hanno un maggiore o minore valore in termini economici.

Ma conviene scegliere i lingotti d’oro come forma di investimento?

Quali sono i pro e i contro di questa scelta? Lo vediamo, chiaramente, in questa tabella.

Pro Contro
L’oro fisico non perde di valore E’ difficile conservare in sicurezza un lingotto d’oro
Si può comprare in momenti di crisi economica Non garantisce alcuna remunerazione elevata
E’ facile comprare oro, anche a poco prezzo
Si può comprare in Italia, in Svizzera e in tante altre parti del mondo

La persona “tipo” che potrebbe gradire acquistare dei lingotti per investimento è:

  • chi vuole correre pochi rischi
  • chi cerca un metallo noto e sicuro, garantito
  • chi ha tanto denaro da investire
  • ma anche chi ne ha poco, dato che i lingottini d’oro si possono comprare a poco prezzo partendo da 100 euro circa
  • chi vuole comprare in Italia, ma è ben disposto anche ad acquistare all’estero

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A chi non conviene acquistare dei lingotti?

Non conviene fare questo acquisto a chi:

  • cerca un investimento remunerativo, che permetta di guadagnare di più.

Vendita lingotti d’oro, gli autorizzati dalla Banca d’Italia

Per chi vuole comprare oro fisico in Italia, il modo più sicuro è quello di rivolgersi solo ed esclusivamente alle attività che sono autorizzate dalla Banca d’Italia. Le attività che possono vendere lingotti d’oro nel nostro paese sono di due tipi:

  • aziende che vendono oro da investimento, come i lingotti o le placchette che sono accettate dal mercato dell’oro, dal peso superiore ad 1 grammo e per una purezza pari o superiore a 995 millesimi;
  • oggetti d’oro che sono diversi dai lingotti o dalle placchette, che sono in questo caso ad uso prevalentemente industriale e avente purezza almeno pari a 325 millesimi.

Per maggiori approfondimenti, ti rimandiamo alla pagina ufficiale della banca centrale italiana: https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/intermediari/op-oro/

Banche che vendono lingotti d’oro

Un’alternativa per acquistare lingotti o placchette d’oro sono le banche. Ecco una lista di quelle che vendono metallo giallo:

  • Banca Etruria
  • Banca Intesa
  • Banca Unicredit
  • Banca d’Italia (leggi il punto sopra)

Comprare oro all’estero

Una delle possibilità che si hanno è quella di comprare oro all’estero, un’opportunità che potrebbe interessare a chi vuole investire al di fuori dei nostri confini nazionali.

Come in ogni cosa, ci sono pro e contro, e sicuramente bisogna valutare la solidità del paese dove si acquista, oltre che la valuta nella quale si effettuano le transazioni.

Abbiamo realizzato un testo su come comprare oro all’estero, cui ti rimandiamo per maggiori informazioni ed approfondimenti.

Conviene investire in lingotti o monete d’oro?

In conclusione di questo articolo vorremmo fare un piccolo paragone tra i lingotti e le monete d’oro: benché siano due forme di investimento in oro fisico, quale conviene scegliere?

In linea di massima, il valore dell’uno o dell’altro è lo stesso (a parità di contenuto di oro, ovviamente). I lingotti hanno il contro di essere difficilmente conservabili, perché sono più grandi (dunque bisogna considerare il costo di una cassetta di sicurezza presso una banca), mentre le monete d’oro sono più semplici da mantenere e conservare.

Una precisazione: le monete d’oro non sono le monete da collezione, come le 2 euro da collezione, le lire italiane rare o la 500 lire italiana d’argento, che invece hanno un valore maggiore rispetto a quello del metallo di cui sono composte, per questioni di rarità e storicità.