Tra le materie prime di cui si può valutare un investimento per diversificare il proprio portafoglio, il cotone è una delle opportunità più interessanti.

Non è un caso che la maggior parte delle piattaforme di trading più usate in Italia, come eToro (sito ufficiale) o XTB (sito ufficiale) propongano questa materia prima tra le possibilità e le opportunità di trading.

Dati e info sulla diffusione di cotone

Ad oggi questo materiale rappresenta ben il 40% delle fibre usate, in tutto il mondo, nell’industria tessile. Ne consegue che si tratta della materia prima più usata al mondo e, per questo motivo, è un interessante investimento soprattutto per chi fa trading.

La classifica dei paesi importatori di cotone è la seguente:

  1. Cina: US$10.3 miliardi (20.2% delle importazioni totali di cotone)
  2. Bangladesh: $4.5 miliardi (8.8%)
  3. Vietnam: $3.8 miliardi (7.4%)
  4. Turchia: $2.3 miliardi (4.5%)
  5. Hong Kong: $2.1 miliardi (4.2%)
  6. Indonesia: $1.6 miliardi (3.1%)
  7. Corea del Sud: $1.3 miliardi (2.6%)
  8. Italia: $1.3 miliardi (2.5%)
  9. Pakistan: $1.3 miliardi (2.5%)
  10. Stati Uniti: $1.1 miliardi (2.2%)
  11. Messico: $1 miliardi (2.1%)
  12. Germania: $1 miliardi (2%)
  13. Thailandia: $804.9 miliardi (1.6%)
  14. Honduras: $747.1 miliardi (1.5%)
  15. Nigeria: $665.8 miliardi (1.3%)

Guardando ai dati, troviamo che la Cina la fa da padrone, importando da sola ben il 20% della materia prima, a seguire Bangladesh e Vietnam. La prima tra le economie sviluppate ad importare cotone è la Corea del Sud, seguita dall’Italia. Troviamo, più sotto, anche gli Stati Uniti e la Germania (unico altro paese europeo nella classifica top 15).

Prezzi del cotone

La quotazione del cotone varia in maniera notevole a seconda della varietà di cotone che si considera e dal tipo di fibre che sono usate nella produzione.

Ad esempio, tra le varie possiamo trovare il Batik, il Bird’s Eye, il cotone Denim (quello usato per fare i jeans), la flanella, il madras e il cotone egiziano, uno dei più rinomati e costosi.

E’ per questo motivo che non esiste un riferimento internazionale unico per il cotone e che i prezzi di riferimento sono spesso calcolati un po’ di tempo dopo la consegna degli stock.

Se guardiamo, invece, ai prezzi storici del cotone, vediamo che c’è stato un picco storico a marzo 2011, che ha portato il prezzo ad oltre i 200 centesimi di dollaro per libbra (2 dollari per libbra). Da lì in poi c’è stato un calo e troviamo, oggi, il prezzo della materia prima attorno a 70 centesimi di dollaro alla libbra, in leggera salita rispetto a qualche mese fa, quando era a 62 centesimi di dollaro per 1 libbra.

Per poter prevedere i prezzi del cotone, bisogna capire da che cosa è influenzata questa materia prima. In maniera particolare, esiste una correlazione diretta tra prezzo del petrolio e del cotone: il greggio viene usato nella fase di fabbricazione delle fibre sintetiche, pertanto più il prezzo dell’oro nero sarà alto e maggiore sarà la richiesta di cotone (dato che le fibre sintetiche costeranno di più), di conseguenza anche i prezzi del cotone aumenteranno.

Fare trading sul cotone, conviene investire?

Considerando la situazione dei prezzi del greggio, che come possiamo vedere dal grafico sono ancora bassi quest’anno potrebbe essere un buon momento per comprare cotone, così come lo è stato lo scorso anno.

Considerando che acquistare fisicamente questa materia prima non è certamente conveniente, ecco che l’opportunità più comoda è quella del trading in CFD (Contratti per Differenza), che permette di comprare e vendere cotone.

Tra le migliori piattaforme per fare trading CFD in cotone troviamo: