Comprare obbligazioni è un’operazione di investimento particolarmente adatta a piccoli risparmiatori con basso profilo di rischio, ma anche a chiunque cerchi un modo di diversificare il proprio portfolio destinandone una quota alla protezione del capitale.

Le obbligazioni sono degli investimenti sicuri diffusissimi in tutto il mondo, e in Italia la tradizione è particolarmente consolidata. A fare gola è soprattutto il pagamento periodico degli interessi (le cedole), che assicura una certa prevedibilità dei rendimenti

Vediamo quindi quali sono le migliori obbligazioni, tanto italiane quanto estere, che conviene comprare nel 2024.

Migliori obbligazioni governative italiane

Nonostante la delicata situazione italiana degli anni passati, con tanto di spread alle stelle, gli investitori sono tornati nel Bel Paese e dunque puntare sulle nostre obbligazioni di Stato è ancora una scelta di sicurezza. Anche JP Morgan ha ribadito poche settimane fa che in Italia i fondamentali restano solidi, e alcuni dei loro fondi hanno già aumentato l’esposizione in BTP.

BTP

Partiamo subito proprio con i BTP, che pagano due cedole fisse semestrali che includono, ciascuna, metà dell’interesse maturato. I Buoni del Tesoro Poliennali possono avere durata molto variabile, in teoria dai 3 ai 50 anni; in questo momento i migliori sono considerati quelli a 5 e 10 anni (anche da esperti del settore come Citigroup), mentre sul più lungo periodo sono sconsigliate dalla maggior parte degli analisti.

BOT

Vanno anche segnalati i BOT, di brevissima durata (3, 6 o 12 mesi). Questo strumento non offre cedole ma la remunerazione, che avviene alla fine, corrisponde allo scarto tra il valore di emissione e il valore alla scadenza. Si tratta di un’obbligazione ideale per chi ha esigenze di guadagno immediate (non speculative, son pur sempre titoli di Stato!) ma non vuole rinunciare alla garanzia di un prodotto garantito che fa dormire sonni tranquilli.

Il taglio minimo, valido per tutti i tipi di obbligazioni italiane, è di 1.000€.

Migliori obbligazioni governative estere e paesi emergenti

Il 2024, secondo molti analisti, potrebbero un anno interessante per le economie dei Paesi emergenti, anche se indubbiamente la situazione sanitaria attuale ha complicato non poco le cose.

Non tutti allo stesso modo, si intende, anche perché investire in obbligazioni governative estere significa esporsi al rischio capitale, dal momento che quei bond sono legati alla valuta locale.

Evitiamo dunque Argentina e Turchia per il momento.

Molto interessanti sono le obbligazioni a tasso fisso in rand sudafricani e pesos messicani, con scadenza a 5 anni ed emesse da Goldman Sachs (una garanzia nel mondo della finanza); l’interesse pagato annualmente è dell’8,10% lordo, e il taglio minimo acquistabile è pari a 1.335€.

Naturalmente a percentuali così alte corrisponde un altrettanto maggiore “rischio”, legato al fallimento dello Stato. Per chi volesse tenere i propri risparmi proprio come in cassaforte, converrà orientarsi verso Paesi più stabili.

Come non citare allora i bund tedeschi a 10 anni, che ad oggi hanno un rendimento dello 0,25%. Non raramente le obbligazioni della Germania hanno addirittura tassi negativi, soprattutto quelle a scadenza fino a 7 anni; ciò, è utile ricordarlo, significa che le casse statali sono più che solide, dunque un dato positivo per chi cerca un “porto sicuro” in cui ancorare il capitale. Chi avesse orizzonti ancora più lunghi può puntare addirittura su bund trentennali, la cui cedola di pagamento si aggira attorno al 2%.

Infine, i treasury americani, perfetti per chi non conosce o non ha mai investito in questo modo e non vuole impegnare grosse cifre. Tutti i treasury, infatti, sono venduti con taglio minimo da 100 $. Per il 2019 si suggeriscono in particolare i TIPS, ossia i Treasury Inflaction-Protected Securieties; possono avere scadenza a 5, 10 o 30 anni, hanno tasso fisso (0,6% circa, dipende chiaramente dalla durata) e, come suggerisce il nome, offrono protezione contro l’inflazione.

Migliori obbligazioni corporate

Sul mercato MOT non troviamo solo obbligazioni governative; in effetti nel linguaggio comune tendiamo a definire “obbligazioni” i titoli governativi, ma in realtà esistono anche le corporate, emesse da banche e aziende. Sono, per lo più, emessi da banche e società industriali.

Migliori obbligazioni aziendali

Il 2024 vedrà ben saldo come traino dell’economia europea (e in particolare tedesca) l’automotive. In molti stanno già puntando sulle obbligazioni di due grandi big della Germania: Volkswagen e Daimler AG, cui aggiungiamo anche l’italo-statunitense FCA.

Su Volkswagen occorre spendere qualche parola: il famoso caso del dieselgate ha esposto la società al pagamento di pesanti multe che ha fatto repentinamente crollare le azioni. Di contro, invece, le obbligazioni sono ben saldi grazie ai conti di cassi dell’azienda.

Migliori obbligazioni bancarie

Vanno inoltre prese in considerazione le interessanti opportunità offerte dal settore bancario. Anche qui dobbiamo fare attenzione, chiaramente, all’istituto cui prestiamo fiducia (e denaro); da evitare Monte dei Paschi di Siena e Banca Carige, ad esempio.

Per il 2024 possiamo guardare sempre con attenzione ai bond emessi da Unicredit, che pagano cedole trimestrali variabili calcolate in base al tasso Euribor a 3 mesi.

Altro colosso bancario che merita un investimento obbligazionario è CreditSuisse, leader a livello mondiale in servizi finanziari. Anche in questo caso le cedole sono pagate trimestralmente e variabili in base al tasso USD Libor a 3 mesi, espresso su base annua e aumentato di un margine pari allo 0,30%. Infine va menzionata BNP Paris,

Migliori obbligazioni high yield

Per obbligazioni high yield intendiamo, come le parole suggeriscono, bond che offrono alti tassi di interesse. Ciò però non vuol dire che le aziende emittenti non siano sicure e che dobbiamo starne alla larga: semplicemente hanno un rating da BB a inferiore perché considerate a rischio default. Come vedremo tra le presenze qui citate, non sempre ad un rating non propriamente positivo corrisponde un reale rischio di fallimento.

Segnaliamo le obbligazioni di Ecopetrol, società colombiana che si occupa di estrazione di gas e petrolio; le due materie prime, secondo gli analisti, saranno sempre più richieste durante il prossimo anno, e dunque nel settore commodity si possono fare grossi affari. Ecopetrol non si occupa solo di raffinazione, ma allarga il suo sguardo anche ai biocarburanti, settore in forte ascesa. La rendita della cedola è del 7,37%, con scadenza nel 2043.

E il mondo dell’informatica? Beh, anch’esso si è interessato al mondo delle vecchie obbligazioni. Certamente in questo campo si parla più di azioni, soprattutto viste le performance di giganti come Microsoft ed Apple, ma parlando di bond occorre citare la Dell, che possiamo considerare high yield in ragione di un interesse del 6,5%, con scadenza 2038. Non solo computer, che conosciamo bene, ma anche settori più innovativi quali i servizi cloud, le virtual machine e la cybersecurity. Insomma, Dell promette bene.

Per chi non volesse giocare sulle lunghe distanze, è perfetto il bond di Unicomer con scadenza nel 2024. La società salvadoregna vanta una presenza in 24 Paesi e opera con oltre venti brand; il punto di forza della diversificazione geografica fa sì che, in meno di vent’anni, l’azienda abbia accumulato un enorme capitale e sia oggi più solida che mai, tanto da poter pagare una cedola di quasi l’8%.

Migliori obbligazioni zero coupon

Le obbligazioni zero-coupon sono dei titoli di investimento che non hanno cedola, il che significa che il guadagno non sta nell’incasso periodico (derivante, appunto, dalla cedola) ma dalla differenza tra il prezzo pagato e quello di rimborso finale del titolo.

Ad esempio, se si acquistano delle obbligazioni pagando 96 (sotto la pari) e si ottiene un rimborso di 100, il guadagno finale sarà 4.

Tra le migliori obbligazioni zero coupon da considerare possiamo trovare i bund tedeschi.

Da considerare, tuttavia, che queste obbligazioni hanno dei rendimenti minori nel medio/lungo periodo rispetto a quelle classiche con cedola.